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La degustazione

Una vita a La Terrazza degli Dei: lo chef Salvatore Gambuzza racconta la sua nuova cucina

12 Settembre 2017
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di Enzo Raneri

Ho conosciuto Salvatore Gambuzza nell’hotel che ventisette anni fa scegliemmo per il nostro ricevimento matrimoniale, in occasione di un menu a quattro mani con il mio amico chef bistellato Vincenzo Candiano.

Sentendomi al telefono con Salvatore Gambuzza, ho pensato, quindi, che sarebbe stato bello andare nello stesso hotel in cui abbiamo trascorso qualche giorno nella parte iniziale del nostro viaggio di nozze. Ed è stata quindi una vera emozione, dopo 27 anni, andare nella stessa stanza da letto e nella stessa terrazza di allora. In quegli anni non c’era Salvatore alle cucine, ma ricordo che fu una cucina molto semplice, ma squisita (forse ero influenzato dalle mio nuovi condizioni civilistiche). Abbiamo voluto quindi provare la cucina di oggi, facendo una specifica richiesta di preparare i piatti di recente concezione e lo chef ci ha fatto assaggiare i piatti preparati prima di questa estate.

Dopo il fantastico cestino di tre tipi di pane (uno di perciasacchi, uno di tumminia e uno di farina alla zucca rossa), da intingere nel fantastico olio di oliva biologico della casa, fatto dai secolari ulivi del Parco archeologico, ecco la “Parmigiana croccante”, una delicata cialda salata a forma di cannolo, ripiena di una passata di melenzana perlina su una salsa di pomodoro fresco e mousse di basilico e formaggio fuso: la croccantezza del cannolo rende sublime il boccone, che ha delicata intensità gustativa, conferita dalle materie prime, alcune provenienti dall’orto del ristorante, posto fra l’edificio ed il tempio della Concordia.

Le “Tagliatelle di casa ai gamberi cotti e crudi” sono invece un esempio della maestria con cui lo chef riesce a padroneggiare una materia principe per la cucina di pesce siciliana, riuscendo a conciliare i due sapori derivante dai diversi trattamenti della splendida materia prima, ottenendo un risultato di una piacevolezza sorprendente.

Quindi, fin troppo casualmente, ecco il ritorno alla terra, con il “Cubo di maialino”, cotto per 26 ore a 68°C e poi posto nelle forme: il boccone è una esplosione di sapori e di odori di pepe nero, semi di finocchietto, aglio e altri aromi dell’orto, che lo chef utilizza pure per realizzare il contorno di ortaggi.

Infine ecco il dolce: “Crostata di ricotta con gelato”, che sono riuscito a mangiare tutta, nonostante le mie proibizioni alimentari, per via della accattivante golosità della realizzazione della pasta contente una ricotta formidabile (prodotta la sera prima – in base alla necessità estiva), abbinata ad una pallina di gelato ed accompagnata da una fragrantissima salsa di agrumi locali.

Alla fine una originale tagliata di frutta mista.

Complimenti, quindi, a Salvatore Gambuzza, con l’augurio di rivederci nello stesso posto al più presto.

La terrazza degli dei
c/o hotel Villa Athena
via Passeggiata Archeologica, 33 – Agrigento
0922 596288
www.laterrazzadeglidei.it
chiuso: mai
ferie: variabili
carte di credito: tutte
parcheggio: no