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La manifestazione

Il covid ferma pure la Borsa Internazionale del Turismo a Milano: rinviato tutto ad aprile

04 Gennaio 2022

di Michele Pizzillo

Era tutto pronto per il ritorno in presenza, dal 13 al 15 febbraio, della Bit-Borsa Internazionale del Turismo, che vede confluire su Milano operatori italiani e internazionali che fino a qualche settimana fa puntavano sulla ripartenza in primavera del settore turistico.

Il nemico infido, invece, ha di nuovo scombussolato i programmi creando una serie di incertezze che mettono a dura prova il mondo del turismo. “In un contesto in cui la pandemia condiziona gli spostamenti a breve e a lungo raggio, il settore è ancora interessato dalle decisioni dei vari governi e dai comportamenti dei singoli. In questo contesto gli operatori del turismo che vedono in Bit un momento unico e privilegiato per fare business e incontrarsi, chiedono più tempo per permettere al settore di ritrovare un equilibrio e identificare le tendenze che caratterizzeranno i prossimi mesi”, si legge nella nota diramata da Fiera Milano che, così, ha scelto di spostare da febbraio alla prossima primavera, dal 10 al 12 aprile, la Borsa Internazionale del Turismo “mantenendo la sua formula che guarda alle mete turistiche di tutto il mondo e propone, attraverso i suoi espositori, un’offerta completa per l’incoming e l’outgoing. Da qui ad aprile l’Osservatorio di Bit sarà attivo per monitorare la situazione e identificare le soluzioni ottimali per rilanciare il settore. Da sempre in ascolto del mercato, Bit continuerà a confrontarsi con gli operatori per realizzare una manifestazione al passo con le esigenze e il contesto attuale”.

Tutto quello che era previsto per la Bit – Borsa Internazionale del Turismo programmata per febbraio, sarà anche in aprile la piattaforma per l’incontro tra domanda e offerta turistica internazionale di riferimento in Italia. Infatti, Bit 2022 rappresenterà un’opportunità unica per fare il punto sull’andamento del settore e valorizzare in chiave di business le tendenze emergenti. Secondo il barometro Unwto (Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite) del 28 novembre scorso, nel periodo luglio-settembre 2021 gli arrivi internazionali sono aumentati del 58% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. E proprio l’Europa ha registrato la migliore performance relativa nel trimestre, avvicinandosi al 50% dei livelli pre-Covid. Quali tendenze potrebbero far migliorare ancora questi numeri nel 2022? Secondo gli organizzatori di Bit, prima di tutto la sostenibilità: il rapporto “Italiani, turismo sostenibile ed ecoturismo” di Fondazione UniVerde evidenzia che per il 74% degli italiani il turismo sostenibile è il più sicuro nella fase post-Covid, mentre il 71% lo considera più etico e più vicino alla natura e l’84% lo vede anche come un’opportunità di sviluppo economico. Anche secondo la ricerca “The 2022 Traveler: Emerging Trends and the Redefined Traveler”, il nuovo viaggiatore ha reagito alla pandemia sviluppando un nuovo senso di cura per l’ambiente e la natura, ma ricerca anche il benessere in tutte le sue declinazioni, vuole continuare a coltivare le passioni che ha riscoperto durante i lockdown e tra le nicchie che vedremo crescere il prossimo anno i pet lover, che non rinunciano a viaggiare con i loro amici a quattro zampe, l’enogastronomia sostenibile e, ancora, i nomadi digitali.

I trend che emergono invece dall’analisi dei dati delle Ota, tra le altre cose, la ricerca di un nuovo lusso incentrato sul relax e il tempo dedicato a se stessi, il desiderio di entrare in relazione con le persone e riscoprire le specificità dei territori. Che si tratti di destinazioni di prossimità o di medio-lungo raggio, si torna ad apprezzare l’esperienza del viaggio in sé dopo esserne stati privati a lungo. Un’esperienza di viaggio che comunque resterà segnata dall’open-air ancora per parecchio tempo, ma anche all’insegna del comfort, ad esempio con il glamping: secondo un’analisi del portale campeggi.com, l’81% dei viaggiatori che ha provato questa esperienza è disposto a riviverla, magari nella versione sostenibile e hi-tech del bubble glamping, in cui gli alloggi sono appunto “bolle” trasparenti da dove ammirare la natura. Poi c’è l’analista di settore specializzato Regiondo che evidenzia sei trend per il 2022 in relazione alla lenta uscita dall’emergenza più intensa. Innanzitutto, l’evoluzione della staycation, in cui il viaggiatore userà casa propria come base per esplorare le destinazioni di prossimità. Rimarrà forte l’accento sulle destinazioni Covid-free, o comunque percepite come sicure, e sulla natura e la sostenibilità come fattori di una vacanza sicura, ma si affermeranno anche la workation, la nuova modalità di combinazione tra lavoro e vacanza dei nomadi digitali, e il Travel with Style, una nuova concezione del turismo luxury associata a “concedersi del tempo” e quindi a vacanze meno frequenti ma più lunghe. Una tendenza interessante, anche perché in parte controintuitiva, sarà il ritorno in grande stile delle agenzie di viaggi il cui ruolo consulenziale sarà sempre più apprezzato in una fase caratterizzata da informazioni ancora incerte.

In questo contesto Bit 2022 rappresenterà un vero e proprio “giro del mondo in scala” nei tre giorni della manifestazione. Gli operatori professionali potranno fare networking con tutti gli attori della filiera e intercettare nuove opportunità di business mentre i viaggiatori, nella giornata di apertura al pubblico, potranno conoscere le proposte degli operatori e le offerte delle destinazioni turistiche che rispondo alle nuove esigenze di viaggio del “new normal”. A Bit 2022 queste e molte altre tendenze saranno anticipate, interpretate in chiave di business in un ricco palinsesto di eventi suddiviso nelle cinque macroaree Food Travel, Travel Lab, Hot Topics, Travel Tech e Sostenibilità, quest’ultima anche come tema trasversale a tutti gli incontri insieme all’innovazione e all’attenzione per il viaggiatore. Ulteriori spunti e novità saranno evidenziate nel percorso espositivo, articolato nelle tre aree Leisure, BeTech e Mice. Come di consueto, grazie all’attività di scouting svolta da Fiera Milano, Bit 2022 potrà contare su un programma di hosting che porterà a Milano buyer altamente profilati da Europa (41%), Russia e Paesi Cis (20%) e Nord America (15%), oltre che da Centro e Sud America, Medio Oriente e Africa, in rappresentanza di tutte le tipologie più rilevanti. Ad oggi si registra un particolare interesse da Stati Uniti, Russia, Emirati Arabi, Regno Unito, Francia, Germania e Canada.