Fatturato a 213 milioni di euro, con un lievissimo incremento sul 2024, più 0,32 per cento, e utili a quota 1 milione e 700 mila euro. Sono i numeri più salienti del bilancio presentato sabato 13 dicembre alla 121ª assemblea generale dei soci del Gruppo Mezzacorona, «un passaggio di grande rilevanza – recita un comunicato stampa dell’azienda – salutato dal presidente Luca Rigotti e dal direttore generale Francesco Giovannini», con i numeri più significativi.
Il presidente Rigotti ha voluto ringraziare soci e collaboratori per il loro impegno e senso di responsabilità verso l’azienda «in un periodo così complicato a livello geopolitico ed economico, che sta mettendo in difficoltà anche il settore vitivinicolo».
Il bilancio consolidato – spiega ancora la nota aziendale – evidenzia la stabilità e la resilienza del Gruppo sia dal punto di vista economico sia finanziario. Molto importante è stato anche l’ottenimento, per il decimo anno consecutivo, della Certificazione della produzione dei soci secondo il Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata (SQNPI) e della Certificazione dei vini, a conferma dei risultati ottenuti dal Gruppo Mezzacorona sul fronte della sostenibilità. Una politica, quella della sostenibilità, attuata con determinazione dal Gruppo Mezzacorona non solo in chiave ambientale ma anche economica, territoriale, sociale e culturale, come dimostra l’adesione all’associazione europea Wine in Moderation per un consumo responsabile del vino.
Assemblea dei soci del Gruppo Mezzacorona
I numeri
Il Gruppo Mezzacorona nel 2025 «ha raggiunto importanti risultati economici e commerciali». Il fatturato consolidato è stato di 213.030.118 euro, contro i 212.347.041 euro del 2024, ed è frutto unicamente della gestione caratteristica. L’utile netto di Gruppo è stato di 1.741.670 euro. Il valore del conferimento ha raggiunto i 62.680.441 euro. Il patrimonio netto consolidato si è attestato a 100.496.249 euro, «dato che evidenzia la solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo». I collaboratori del Gruppo, alla chiusura del bilancio al 31 luglio 2025, erano 500.
L’export
Il Gruppo Mezzacorona «esporta i propri prodotti in 75 Paesi del mondo, valorizzando la notorietà e l’immagine del Trentino e dell’Italia – spiega ancora l’azienda –. Pur in un contesto problematico, a causa delle difficoltà economiche generali dovute all’imposizione dei dazi negli Stati Uniti e al calo del potere d’acquisto dei consumatori, gli sforzi aziendali nella commercializzazione sono stati efficaci». L’export è infatti superiore all’80 per cento delle vendite, con una forte presenza negli Stati Uniti, mercato più importante e strategico per il Gruppo, dove opera da oltre trent’anni con la controllata Prestige Wine Imports Corp., e in Germania, tramite la controllata Bavaria Wein Import GmbH.
Per quanto riguarda i principali mercati, in vetta troviamo poi Olanda, Scandinavia, Regno Unito, Canada, Belgio, Europa dell’Est, Austria, Svizzera, l’Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Cina), ma anche mercati nuovi come il Sud America, i Caraibi e il Sud-Est asiatico. Numerose sono state le iniziative commerciali attuate nel corso dell’anno, così come i nuovi prodotti, insieme al restyling di etichette e materiali, per rendere ancora più interessante per i consumatori l’incontro con i vini del Gruppo.
Le certificazioni
Il direttore generale Francesco Giovannini ha esposto «le iniziative basate sullo sviluppo della ricerca, sulla consulenza tecnica in campagna e sul consolidamento della qualità e dell’eccellenza raggiunte». Il Gruppo è focalizzato nel suo ruolo di azienda agricola diffusa sul territorio, basata sul lavoro dei viticoltori soci, costantemente orientata alla qualità e alla tutela ambientale. In quest’ottica i soci del Gruppo Mezzacorona hanno ottenuto per la decima volta, anche nel 2025, la Certificazione delle uve prodotte secondo il Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata (SQNPI), tappa necessaria che ha permesso ancora una volta la Certificazione dei vini e il loro lancio su tutti i mercati internazionali. Va ricordato che Mezzacorona è stata tra le prime aziende in Trentino, negli anni Settanta, a puntare sulle Doc e, dagli anni Novanta, a sperimentare con successo pratiche avanzate per la produzione integrata.
Durante l’assemblea sono stati ricordati i riconoscimenti conquistati sulle guide di settore e i premi vinti nelle varie manifestazioni e concorsi internazionali. Intensa anche l’attività sui social media. I tre marchi principali, Mezzacorona, Rotari e Feudo Arancio, «hanno raggiunto, nei vari strumenti social di Gruppo, quasi 1.000.000 di like complessivi, un numero che pone ancora una volta Mezzacorona ai vertici nazionali per interesse social». Il Gruppo è stato inoltre premiato con la medaglia d’argento come seconda azienda vitivinicola italiana più digital nella rilevazione annuale 2025 della società specializzata Omnicom PR Group, «un risultato che evidenzia la capacità di Mezzacorona di dialogare con il proprio tempo e con la modernità».