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L'azienda

Michele e Claudia folgorati dall’Etna: “Galeotto fu un incontro in Germania”

28 Aprile 2023
Claudia Langer e Michele Calabretta Claudia Langer e Michele Calabretta

Nel versante Nord dell’Etna, quello che grazie ai più lungimiranti outsider ha conosciuto e goduto di maggior lustro di quella rinascita enoica del territorio, continuano a rinnovarsi vecchie storie di famiglia. Fra queste vi è quella dei Calabretta, di cui è già celebre e affermato Massimiliano, che trova in un altro ramo della famiglia una piccola produzione da raccontare. Si tratta di Tenuta Boccarossa, a Passopisciaro, guidata da Michele Calabretta e sua moglie Claudia Langer, ingegnere meccanico lui e dottore di ricerca in legge internazionale sul diritto d’autore lei. È Claudia a tracciare l’inizio di questo percorso: “Questa storia è nata nel 2010 quando ho conosciuto Michele in Germania. Abbiamo scoperto insieme l’Etna, ci siamo appassionati e scavando nel passato abbiamo appreso che la famiglia Calabretta è stata fra le prime a produrre vino qui a Passopisciaro. Nel 1880 contribuirono a costruire la littorina e la chiesa di questa frazione, dopo iniziarono a comprare i primi terreni, coltivare uva, e produrre vino. Il nonno di Michele dopo la prima guerra mondiale intorno agli anni ’20 costruì anche una distilleria, una delle uniche tre presenti sull’Etna. Proprio qui fra vecchi macchinari e alambicchi di rame originali del tempo stiamo avviando lavori di ristrutturazione per realizzare la nostra cantina”.

Una storia, dunque, che ha radici profonde e che viene celebrata nel 2018, dopo diverse sperimentazioni, quando da quelle vigne ereditate da nonno Leonardo e da papà Gaetano Calabretta viene prodotto il vino che Michele e Claudia hanno portato in Germania al banchetto del loro matrimonio. Quella prima etichetta da Nerello Mascalese segna ufficialmente la nascita del progetto Boccarossa nel 2018 e accese ancor di più la scintilla nella giovane coppia a proseguire la loro comune passione per il vino e rinnovare la tradizione di famiglia. Quest’ultima resa possibile grazie al supporto tecnico dell’enologo Alessandro Biancolin e Gaetano Calabretta, papà di Michele: “Mio suocero è nato e cresciuto nelle vigne, a noi ha riportato nozioni su impianti e su come tenere una vigna in modo molto tradizionale. Sui primi passi ci orientava sempre lui, anche nelle operazioni di cantina. Rappresenta per noi un po’ il passaggio fra la storia e il suo sapere e il futuro”, racconta Claudia Langer.

Tenuta Boccarossa, che vuol essere un omaggio al cratere centrale del vulcano – la bocca appunto – che si tinge di rosso in fase di eruzione, vanta una piccolissima produzione, di poco meno di 4.000 bottiglie, derivanti da diverse vigne. Quella di contrada Rampante è la più vecchia, sopra 950 metri di altezza, poco sopra il limite d’altitudine dell’Etna Doc, alla quale si aggiunge quella di contrada Porcaria, Pontale Palino e contrada Arena a Randazzo, per un totale di tre ettari coltivati. Nel 2021 da contrada Pontale Palino, accessibile da Rovittello per via di una vecchia sciara, viene rilasciato l’Etna bianco da Carricante in purezza, segnalato già nella Guida ai vini dell’Etna 2023 curata da Cronache di gusto, tipico nelle sue note di ginestra e di vivace acidità. In programma, avendo acquistato un piccolo vigneto a Milo, la produzione di un Etna Bianco Superiore.

Al momento Michele e Claudia Calabretta propongono, come spiegano, il loro vino in larga parte nei ristoranti di Taormina “nei posti che apprezziamo e dove potrebbe essere apprezzato”». Qualche spedizione è effettuata anche all’estero, sia in Giappone che Stati Uniti ma anche Europa, grazie anche al racconto dei vini dell’azienda proposto da Robert Camuto di Wine Spectator, racconta la coppia. Sul territorio presenti a eventi locali come “Piccolo è bello” e “Contrade dell’Etna”, e su quest’ultimo Claudia lancia un invito per le prossime edizioni: “Quest’anno è stato il secondo appuntamento al quale abbiamo partecipato a Contrade. Qui il vino è stato apprezzato e abbiamo avuto incontri interessanti, ma sarebbe bello svilupparlo anche in ottica internazionale. È bello ricevere la visita dell’amico di Catania, sì. Ma altrettanto bello sarebbe ricevere quella di un buyer. Proporrei appuntamenti più specifici e inviti mirati. Al Consorzio, invece, che sta lavorando bene, direi di puntare maggiormente ad aspetti legati sia all’ambiente, oltre che alla comunicazione e marketing”.

Tenuta Boccarossa
Via Panebianco 3, Passopisciaro, Castiglione di Sicilia
www.tenutaboccarossa.it
info@tenutaboccarossa.it
T. 340 6218115