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L'evento

A Milano la terza edizione del Festival di cultura e cucina vegetariana con Pietro Leemann

09 Giugno 2016
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(Pietro Leemann, Jenny Sugar e Sauro Ricci)

di Michele Pizzillo

E siamo a tre. Cioè, alla terza edizione del Festival internazionale di cultura e cucina vegetariana ideato dallo chef Pietro Leemann e dal giornalista Gabriele Eschenazi, in programma a Milano l’11 e 12 giugno in una location senza dubbio di notevole impatto culturale, il Museo delle Culture (Mudec) che da qualche settimana, con il trasferimento del bistellato Enrico Bartolini che ha preso in gestione il ristorante del museo, anche meta di gourmet. 

Con la partnership del Mudec, si potrebbe dire che l’impegno di Leemann e di Eschenazi nella divulgazione dei più sani principi della cucina  vegetariana possono contare su una sublimazione culturale. Oltretutto il Mudec oltre ad ospitare The Vegetarian Chance, è anche partner della terza edizione di questo festival vegetariano che vedrà la partecipazione di otto cuochi – Masayuki Okuda del ristorante Al-Checciano di Tsuruoka (Giappone), Lennart van Weert del Sandton hotels Chateau de Raaye (Olanda), Andrea Ferrucci del Marcelin di Montà d’Alba, Gianfranco Ceccato dell’Osteria Zanzibar di Bellinzona (Svizzera), Fabio Gallo dell’hotel Marinedda Talasso di Palau, Sabina Joksimonovic del Venissa di Mazzorbo, Tommaso Segato de La Montecchia di Alajmo, Antonio Zaccardi del ristorante Piazza Duomo di Alba -, ognuno impegnato a presentare due piatti, di cui uno interamente vegano mentre per l’altro è consentito l’uso di latticini.

I piatti di questi otto chef saranno giudicati da una giuria presieduta da Pietro Leemann e composta dallo chef Enrico Bartolini, dalla nutrizionista Michela De Petris, dal giornalista Davide Paolini, dalla cuoca ayurevedica Marisa Scotto, dal biologo Carlo Modenesi.
Si comincia sabato 11, con lo show cooking di cucine vegetariane del mondo a cura di Vittorio Castellani alias Chef Kumalè, che avrà come protagonisti Simone Salvini e Jenny Sugar; quest’ultima alla presentazione della manifestazione, presso la Joia Academy, è stata protagonista dello show cooking “Il cioccolato e le sue sfumature” invece il direttore della scuola, Sauro Ricci ha proposto “Seitan : idrolisi e cottura”.Mentre la food designer svizzera Agnese Z’Graggen presenterà “Gioielli per una notte”.

In programma anche la tavola rotonda su “Vegetarianismo: ritorno alle origini o sguardo al futuro?” con le giornaliste Paola Maugeri e Giulia Innocenzi, il biologo Remo Egardi, gli ideatori del festival, Pietro Leemann e Gabriele Eschenazi. Nell’auditorium, invece, saranno proiettati due documentari di Yann Arthus Bertrand prodotti dalla Fondazione Good Planet con il primo che affronta il tema dell’accesso all’acqua potabile, risorsa sempre più preziosa a causa del suo spreco e dei cambiamenti climatici.
Domenica 12 è la giornata del concorso internazionale di alta cucina e relativa premiazione; mentre l’Istituto internazionale Chocolier di Brescia offrirà al pubblico “Chocoexperience: seminario sull’assaggio del cioccolato”.

C’è da dire che ne ha fatto di strada la cultura e la cucina vegetariana da quando Leemann creò Joia, il primo ristorante votato a proporre piatti a base di prodotti naturali, così buoni che lo chef originario di Zurigo conquista la Michelin. Seguirà, poi, la fondazione di Joia Academy con il coinvolgimento di altri due chef, Sauro Ricci e Davide Larise: obiettivo, divulgare i valori della scienza vegetariana sviluppata da un punto di vista filosofico, sociale, medico, psicologico, agricolo e alimentare. E, quindi, è stato quasi naturale che da questo impegno nascesse poi “The Vegetarian Chance”, festival di cultura, aperto al pubblico, e cucina vegetariana, che nelle precedenti edizioni ha riscosso molto interesse, tanto da essere riproposta anche per il 2016. Con il patrocinio del Comune di Milano e il coinvolgimento, fra l’altro, di aziende come San Pellegrino, NarturaSì, Cantine Tollo, l’Istituto internazionale chocolier nonché The Citizebs Foundation e Un Posto a Milano.

“Con il nostro evento vogliano promuovere la cucina vegetariana nell’ottica di una condivisione di gusti, valori, riflessioni, consapevolezza – spiega Eschenazi -. Guardiamo al mondo vegetale non come oggetto di sfruttamento indiscriminato, ma come alleato per il nostro benessere, per una rivoluzione nel nostro stile di vita”.