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L'evento

Al “Wine2wine” si parla di Expo 2015. E Veronafiere “attacca”: “Non dite che le nostre tariffe sono care”

03 Dicembre 2014
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VERONA – Wine2wine lancia Expo 2015, un’occasione per fare un passo in avanti sulla rappresentatività di un sistema vino, quello italiano, che ha saputo costruire storia e cultura d’imprese. 

Sei mesi di tradizione enoica italiana, in scena per raccontare l’eccellenza e, garantisce Mantovani “lo farà con la semplicità necessaria per arrivare a tutti, attraverso esperienze uniche basate sui 5 sensi”.

Questo il tema del convegno principale della prima giornata di Wine2wine, evento fieristico organizzato da Veronafiere e Unione italiana vini, in vista dell’esposizione universale di Milano, al quale è intervenuto via streaming anche il ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina: “Expo sarà il momento e l’occasione per raccontare un modello utile ad imprese e Paese. Più passa il tempo più si vedranno tutte le potenzialità di questo progetto, che darà prestigio e ritorno economico all’Italia”. 

Duemila metri quadrati, divisi in 19 stand, situati all’incrocio strategico tra cardo e decumano dell’area Expo, sull’arteria centrale, che porta verso la Lake Arena. “Un palazzo del ‘500 che ricrea un viaggio emozionale nel tempo,” spiega l’architetto Italo Rota, che ha realizzato il progetto “per raccontare ai molti che non conoscono, o conoscono poco, il prodotto vino la cultura millenaria che lo accompagna”.

Tra le novità, anche una “app guida”. “Per preparare tale esperienza – dice Alessandro Oliviero, responsabile Vinitaly one club -, ogni visitatore disporrà di un bicchiere e di una applicazione mobile che, grazie al collegamento wireless con le postazioni wine dispenser, sarà in grado di fornire dettagliate informazioni sui vini in degustazione, guidando il visitatore alla scoperta del mondo del vino italiano, con la possibilità poi di acquistare direttamente online i vini appena degustati”.

Al primo piano l’area dispenser, un’enoteca permanente, dove saranno allestite apposite aree d’incontro e la Cantina Web, che permetterà l’acquisto del vino in degustazione.

Vietato dire che è caro. “Abbiamo creato prezzi adatti a tutte le tasche, come l’offerta entry level, dai 3 mila euro più iva, per posizionare una bottiglia tre mesi, ai 5.000 euro per 2 bottiglie ed a 9.000 euro per 4 bottiglie – spiega Gianni Bruno, brand manager Vinitaly -. Per i produttori che desidereranno esserci per sei mesi l’offerta per esporre una, due o quattro bottiglie è di 4.500, 8.000 e 15.000 euro”.

Questo comprende la vendita online dei prodotti per tutta la manifestazione. Promozione volta anche a migliorare la redditività del capitale nel settore vitivinicolo, che non è alta, in media l’1,4% nel 2013, come ha spiegato Denis Pantini, direttore Area Agricoltura e industria alimentare di Nomisma che consiglia “Investire nel vino”, ha detto Pantini “risulta sempre più conveniente di un capitale fermo in banca o dei Bot, e il Veneto, unica regione in positivo, segna il  +7,2%”.

Elisa Costanzo