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L'evento

Cinquanta sfumature di nocciola. Che festa (e quante cose buone) a Tortorici sui Nebrodi

12 Dicembre 2016
Tortorici Tortorici


(Il piccolo comune del messinese, Tortorici)

di Clara Minissale

Siamo abituati a pensarla in abbinamento al cioccolato, come gusto di gelato, come base per una crema spalmabile. In effetti la nocciola è molto più versatile di come si pensi e ben si presta per preparazioni sia dolci, sia salate. 

È bastato trascorrere qualche ora a Tortorici, città famosa per la realizzazione delle campane e – oggi soprattutto – per i quindici mila ettari di noccioleti, per rendersene conto. Per due giorni, lo scorso fine settimana, il paesino incastonato nella vallata del Parco dei Nebrodi, ha ospitato la prima Festa della Nocciola organizzata dalla Pro loco da poco costituita e presieduta dalla pasticcera Lidia Calà, in collaborazione con il Gal Nebrodi Plus, l’ordine degli Agronomi di Messina e l’Ispettorato agrario.


(Lidia Calà)

Un appuntamento che è servito per andare alla scoperta di un territorio ricco dal punto di vista paesaggistico e monumentale, dove l’aria fresca e la buona cucina possono fare da contorno a lunghe passeggiate naturalistiche o a saliscendi tra le viuzze del paese ad ammirarne storia e chiese. Ma la due giorni è stata anche e soprattutto l’occasione per conoscere le nocciole in tutte le loro sfaccettature e per fare il punto su alcune questioni che ruotano attorno alla loro coltivazione.


(Dolci e biscotti a base di nocciole)

Il problema più urgente è apparso subito quello dei ghiri che invadono i noccioleti e distruggono il raccolto che, quest’anno, è stato di oltre il 70 per cento più scarso. Una questione complessa che ha messo intorno ad un tavolo coltivatori ed esperti dell’ente Parco e della Regione siciliana per trovare, una volta per tutte, una soluzione. Tra quelle prospettate, l’introduzione dell’allocco, predatore dei ghiri, ma anche un disegno di legge sulla caccia che entro il prossimo anno dovrebbe diventare operativo e che prevede, tra l’altro, la caccia di selezione nei parchi tutto l’anno.


(Un momento del convegno su ghiri e nocciole)

Poi è stata la volta delle degustazioni. Dal pane a lievitazione naturale con nocciole e fichi del panificio Armeli alla pasta fresca alle nocciole con pancetta, radicchio e melagrana creata da Lidia Calà e fatta al torchio proprio come si faceva negli anni passati; dalle tagliatelle con porcini, prosciutto crudo e nocciole dello chef Elio Bevacqua del ristorante Val d’Orice, alle scaloppine alla nocciola con purea di patate di Rosario Bontempo del ristorante Airone, fino alle arancine alla nocciola.


(Pasta alle nocciole con pancetta, radicchio e melagrana)

E poi, naturalmente, gli immancabili dolci. Prima fra tutti la Pasta reale, realizzazione tipica di Tortorici fatta con nocciole e zucchero, preparata dalle abili mani di Lidia Calà durante un cooking show e ancora torte, biscotti, creme. “Siamo soddisfatti di questa prima edizione – ha detto l’energica  presidente della Pro loco – perché per noi è stato un appuntamento importante per promuovere il territorio e le sue ricchezze. Abbiamo appena concluso questo appuntamento ma già pensiamo in grande alla prossima edizione”.