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L'evento

I dieci anni dell’Aicig: una due giorni in Sicilia con il congresso nazionale

24 Maggio 2016
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Il 26 e il 27 maggio a Villa Ramacca, a Bagheria, in provincia di Palermo, il congresso nazionale


(Giuseppe Liberatore, presidente di Aicig)

E' tra le regioni italiane che detiene più prodotti certificati a denominazione di origine protetta e indicazione geografica protetta. Sono 17 Dop e 12 Igp che garantiscono il posto di lavoro a  2.720 operatori, con 83 allevamenti e 17.875 ettari di superficie destinata alle produzioni Ig food. 

Per dare un giusto riconoscimento alla Sicilia e all'importanza che riveste nello scacchiere nazionale ed europeo, Aicig, l'Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche ha deciso di festeggiare qui i primi dieci anni di attività. Appuntamento il 27 maggio, a Villa Ramacca a Bagheria (strada statale 113, km 143) che ospiterà il Congresso nazionale dei consorzi di tutela Dop e Igp per fare il punto sugli obiettivi raggiunti e le sfide ancora da affrontare. Sarà l'occasione per diffondere anche i dati relativi ai singoli prodotti certificati in rapporto al resto d'Italia. Il Congresso sarà preceduto giovedì 26 maggio dall'assemblea dei 60 soci provenienti da tutto il territorio nazionale che si articolerà con tavoli di lavoro tematici i cui risultati saranno raccolti e presentati al Congresso. Interverranno tra gli altri Giuseppe Liberatore, presidente di Aicig; Salvatore Martorana, consigliere nazionale e direttore del Consorzio Olio Dop Val di Mazara; Salvatore Chiaramida, consigliere  nazionale e direttore del Consorzio Pomodoro di Pachino Igp.

“Aicig è una sfida che ha avuto inizio dieci anni fa – dice Liberatore – e da allora si è sviluppata ed evoluta fino a diventare il punto di riferimento per tutti i prodotti Dop e Igp dell'agroalimentare. Non soltanto per i il mondo consortile – rappresentiamo 60 consorzi equivalenti a 62 prodotti per un valore economico complessivo del 90% delle Ig italiane e circa 1/3 delle Ig europee – che vede in noi l'interlocutore ideale per tutelare i propri interessi, ma altresì per le istituzioni sia a livello nazionale sia comunitario con le quali abbiamo di fatto acquisito una posizione di forza contrattuale tale da permetterci di fare lobby su quello che riguarda i prodotti a denominazione”.
 
“Spesso noi siciliani siamo stati individualisti ma con scarsi risultati – dice Salvatore Martorana -. Oggi abbiamo capito che non è cosi. L'unione fa la forza e la differenza. Oggi Aicig è l'esempio di unione di consorzi Dop e Igp dal nord al sud per tutte le filiere agroalimentari ad eccezione del vino, consorzi grandi medi e piccoli dove ci scambiamo dati, attività di promozione in collettiva e confronto di esperienza che noi piccoli riceviamo dai grandi  consentendoci di procedere più spediti nel raggiungimento di importanti risultati”.

C.d.G.