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L'evento

I sapori coreani e quelli italiani, il cooking show a quattro mani all’Expo

10 Settembre 2015
Gina_Park_e_luca_marchini Gina_Park_e_luca_marchini


(Gina Park e Luca Marchini)

di Michele Pizzillo

Cucinare in coppia funziona alla grande a Milano. Sia per la qualità dei piatti, visto che gli chef sono tutti stellati, sia per l’originalità di mettere insieme le sensibilità femminili e quelle maschili. 

Quando la scrittrice Rossella Canevari ebbe l’intuizione di dare vita all’International chef cup, #ICC15Expo, con la sua associazione Eatart che sostiene il percorso di formazione di giovani cuochi, e poi organizzata insieme a Davide Tarì e Rosa Ragone, rispettivamente titolare e responsabile marketing de La Terrazza del Centro Svizzero di Milano, pensò subito alla coppia, maschio e femmina, uno italiano e l’altro proveniente da Paesi e adesso addirittura da Continenti diversi, per poter esplorare i sapori prima della vecchia Europa, poi di Sud America, Asia e Africa per celebrare anche l’incontro tra la dieta mediterranea e le cucine del mondo.

Così, dopo la pausa estiva, la sesta tappa dell’originale format ideata dalla Canevari, in programma il 10 settembre, propone una nuova coppia di chef e un nuovo cooking show stellato. In gara sono lo chef aretino, ma modenese d’adozione, Luca Marchini del ristorante L’Erba del Re ubicato nel centro storico di Modena e la coreana Gina Park del ristorante il Papavero di Seoul.

Come previsto dal format della manifestazione, che sta accompagnando il semestre di Expo facendo suo il claim “Nutrire il pianeta, Energia per la vita” e incoraggiando lo scambio tra culture gastronomiche diverse, Gina Park e Luca Marchini cucineranno una ricetta innovativa che sia sintesi e fusione di due universi culinari, quello nostrano e quello dell’Estremo Oriente. Il piatto preparato dai due chef sarà degustato da un pubblico di appassionati, con una selezione di finger food preparati da Siro, chef resident della location, coadiuvato da Marco Marra e Stefano Piccinini, serviti con le bollicine di Valdo Spumanti, i vini  delle Cantine Giorgi o un cocktail preparato ad arte dai bartender. La ricetta sarà inoltre valutata da una giuria di esperti, che per questa tappa accoglie in aggiunta ai tre membri fissi (la nutrizionista Evelina Falchi, la giornalista Cristina Viggè e l’attore e drammaturgo Massimiliano Finazzer Flory) un rappresentante del Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano e Paolo Pojano e Giacomo Nunziati, fondatori di Chefs4passion.com. L’unica regola tassativa, rammentano gli organizzatori della competizione, riguarda l’uso di prodotti freschi e tracciabili, ed è fortemente incoraggiato il ricorso a ingredienti “poveri”, dal momento che il food cost è uno dei cinque parametri di giudizio: gli altri sono l’aderenza al tema, la complicità di coppia, la bontà e la presentazione del piatto.

Dal curriculum dei due protagonisti si intuisce subito che questa sarà una tappa eccezionale. Luca Marchini, stellato Michelin dal 2008 e membro dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, si è formato lavorando a fianco di maestri come Massimo Bottura, Bruno Barbieri e Jean-Louis Nomicos. Nel suo ristorante, “L’Erba del Re” di Modena propone una cucina capace di emozionare e raccontare emozioni, stuzzicando sia il palato che l’immaginazione. Gina Parkha una grande passione per l’Italia e lo stile di vita mediterraneo, nata ascoltando la musica del nostro paese e poi sviluppata nel corso un soggiorno di studio e di ricerca durato dieci anni. In Corea del Sud dirige due ristoranti italiani, nei quali cerca di trasmettere la nostra atmosfera con menù che cambiano in base alle stagioni e ama sperimentare inediti accostamenti di ingredienti usando tecniche tipiche dei due paesi, perché “la cucina unisce il mondo”. All’attività di chef la Park affianca la promozione della cucina italiana nel suo paese e la conduzione di programmi televisivi di successo dedicati alla gastronomia.
L’ultimo appuntamento di #ICC15Expo è in programma il 23 settembre e sarà dedicata all’Africa occidentale e alla contaminazione tra la cucina d’autore italiana e i sapori speziati e insoliti del Mali. Nei primi cinque appuntamenti la contaminazione è avvenuto con la cucina svizzera, francese, thailandese, giapponese e argentina.