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L'evento

Il caffè dove non te lo aspetti: cena “a sorpresa” dello chef Roberto Toro a Taormina

13 Settembre 2016
Cena_TaoBuk_Organizzatori_e_chef Cena_TaoBuk_Organizzatori_e_chef

di Giorgio Romeo

Un viaggio tra letteratura, enogastronomia e… caffè. Questo lo spunto alla base della serata che si è tenuta ieri al Belmond Grand Hotel Timeo di Taormina all’interno della VI edizione di TaoBuk.

Il menù proposto dallo chef Roberto Toro è stato dedicato alle miscele “Moak” (partner della manifestazione) e ha sorpreso gli ospiti della kermesse che hanno cenato sulla scenografica terrazza dell’hotel più antico della Perla.


(Michael Cunningham)

Tra questi lo scrittore statunitense Michael Cunningham, premio Pulitzer per la narrativa 1999 con il suo romanzo “Le Ore” (da cui l’omonimo film con Nicole Kidman), che poco prima della cena ha presentato in piazza il suo ultimo lavoro, “Un cigno selvatico” (La Nave di Teseo, 2016).
Tutte le portate del menù hanno incluso una componente di caffè non svelata e presentata in forma diversa in base al piatto.

Nel caso dell’antipasto,Triglia e Foie Gras in Crema di Carota, si è trattato di chicchi di caffè sferificato (miscela Moak Jazz), una nota interessante in un piatto ben equilibrato.

Il primo, un Risotto allo Zafferano, Gambero rosso con Burrata di Bufala, ha visto invece l’elemento caffè (miscela Moak Swing) sotto forma di polvere di macinato, una scelta che ha trasformato un piatto di per sé buono in una vera sorpresa.

In seguito è stata la volta di un secondo a base di carne, Agnello, Carciofi e Pecorino Siciliano ricoperto di spuma di caffè (miscela Moak Classic). Il risultato è stata una buona orchestrazione di sapori decisi.

Il dessert, un Semifreddo liquirizia con Cremoso alla Pera, è stato sicuramente il piatto in cui il caffè (una crema ottenuta da miscela Moak Soul) era più facilmente individuabile.

Per quanto riguarda il vino, la scelta operata da Stefano Lo Giudice, Food & Beverage Manager del Belmond Grand Hotel Timeo (che ha pure collaborato all’ideazione del menù) è ricaduta su un Mamertino Bianco Doc 2013 della cantina Vasari. Ottenuto da una miscela di uve Grillo, Inzolia e Cataratto esso è prodotto alle Tenute San Giuseppe e Casale dei comuni di Merì e Santa Lucia del Mela.

Nel complesso la serata è stata particolarmente apprezzata e ben contestualizzata all’interno di un festival letterario che quest’anno ha ampliato gli spazi dedicati all’eno-gastronomia. Nella giornata di ieri, infatti, è stata inaugurata la sezione Food Factor, curata dai critici Clara e Gigi Padovani, con un focus sulle agromafie. Oggi il protagonista è invece Filippo La Mantia, che stamattina ha incontrato il pubblico di Taormina al ristorante La Baronessa, dove ha dialogato con la food blogger Chiara Maci.