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L'evento

Inizia il “Vinitaly International”, i vini italiani a New York ed in Canada

27 Gennaio 2015
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Il secondo anno di attività di Vinitaly International Academy (Via) parte con due appuntamenti oltreoceano: un Wine Seminar “A study in Sangiovese” oggi a New York e la prima edizione di Vinitaly Canada a Toronto il 28 e 29 gennaio. 

La piattaforma creata da Veronafiere per promuovere le eccellenze vitivinicole italiane nel mondo presenta a New York 3 etichette di 5 differenti aziende vitivinicole italiane. Tra le preziose rarità provenienti dalle diverse tenute, la lista dei vini comprenderà il Montesodi Chianti Rufina del 1974 prodotto dalla famiglia Frescobaldi, il Chianti Classico Riserva Rancia della Fèlsina presente in tre annate assolutamente storiche e la Badia a Coltibuono Chianti Classico con le annate del 1979 e del 1983, che spesso sono state indicate come “buone” ma non “eccezionali”: un enorme errore che la degustazione intende fare emergere.

Con oltre 540 vitigni, l'Italia è uno dei mercati vitivinicoli più complessi al mondo. ''Per far comprendere a pieno le sue qualità e specificità è necessario – afferma Ettore Riello, presidente di Veronafiere all’Ansa – spiegare, divulgare e trasmettere le sue caratteristiche a tutti livelli, con corsi su misura per ogni singolo vitigno e mercato internazionale. Solo così è possibile creare una domanda più qualificata, sostenendo e incrementando le vendite di vino italiano, partendo dalla valorizzazione del duro e importante lavoro anche dei piccoli produttori che rappresentano un tassello fondamentale dell'industria italiana del vino”. Ma la vera novità del 2015 sarà la prima edizione di Vinitaly International in Canada. Il 28 e il 29 gennaio infatti, farà tappa a Toronto, motore economico e centro più popoloso del Paese, con una seconda serie di tasting Focus curati da Via.

“Il vino rappresenta la prima singola voce delle nostre esportazioni in Canada e, come ricordato durante Wine2Wine da Emmanuel Kamarianakis – Consigliere del Ministro agli affari commerciali presso l'Ambasciata canadese a Roma – entro 24 mesi sarà operativa la parte dell'accordo che prevede l'eliminazione dei dazi per il 98% dei flussi commerciali, e questo interesserà anche il vino. Una politica che riteniamo possa costituire un'ulteriore importante occasione di crescita che l'industria vitivinicola italiana potrà cogliere al meglio se supportata da un profondo e importante lavoro di innalzamento della conoscenza del prodotto, che è esattamente ciò che ci proponiamo con Via”, conclude Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.

C.d.G.