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L'evento

Isao Miyajima premiato a Roma dall’Istituto Grandi Marchi

08 Ottobre 2025
I produttori IGM e Isao Miyaji I produttori IGM e Isao Miyaji

Al Mirabelle la cerimonia che celebra una vita dedicata al vino italiano. Tra visione, nuovi linguaggi e radici forti, l’IGM guarda al futuro dell’enologia nazionale

Negli eleganti ambienti panoramici del ristorante Mirabelle, Roma ha ospitato la cerimonia di premiazione dell’Istituto Grandi Marchi, un appuntamento dedicato alle grandi firme del giornalismo del vino e occasione di riflessione sull’evoluzione del settore. Nuovi mercati, solide radici, approccio stilistico contemporaneo e linguaggio moderno: sono queste, secondo IGM, le chiavi del futuro del vino italiano.

Dopo la recente trasferta in Estremo Oriente, che ha visto le diciotto famiglie dell’Istituto protagoniste di un doppio incontro a Tokyo e Seoul, il gruppo si è ritrovato a Roma per conferire il premio internazionale riservato alle più autorevoli firme del giornalismo enologico.
Un riconoscimento nato per valorizzare chi, con passione e competenza, contribuisce ogni giorno a diffondere la cultura del vino italiano. Nel corso degli anni è stato assegnato a figure di spicco come Burton Anderson, Jens Priewe, Monica Larner, James Suckling e alla rivista Wine Spectator.

Questa volta il premio è andato a Isao Miyajima, tra i massimi esperti di vino in Giappone, insignito per la sua lunga attività di divulgazione e per l’impegno nel promuovere l’intero patrimonio enogastronomico italiano. Non a caso, nel 2014 Miyajima ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a testimonianza del suo legame profondo con il nostro Paese e delle sue conoscenze maturate in oltre quarant’anni di viaggi tra territori e cantine d’eccellenza.

«È con grande piacere che, come Istituto, quest’anno conferiamo il nostro riconoscimento a Isao Miyajima – ha dichiarato il presidente Piero Mastroberardino –. Oltre a essere il massimo esperto di vino e cibo italiani in Giappone, è un caro amico, da sempre vicino ai produttori italiani, di cui conosce ogni segreto. In oltre vent’anni di collaborazione, e ancora lo scorso giugno a Tokyo, ha condotto con competenza e dedizione le nostre masterclass».

«Questo riconoscimento è per me un grande onore – ha commentato Isao Miyajima –. Ho vissuto a Roma dal 1983 al 1989, negli anni del cosiddetto Rinascimento enologico italiano. Rimasi affascinato da quei vini nati da una nuova idea di qualità: moderni e innovativi, ma profondamente rispettosi della tradizione. Mi cambiarono la vita, e iniziai a scriverne. I produttori dell’Istituto Grandi Marchi sono stati i protagonisti di quell’epoca entusiasta. Sono loro grato non solo per questo premio, ma per avermi introdotto nel meraviglioso mondo del vino italiano».

La cerimonia è stata anche un momento di confronto sulle strategie da adottare in un contesto in rapido mutamento, confermando l’impegno dell’Istituto nel promuovere il valore del vino italiano in dialogo con le voci più autorevoli della stampa nazionale e internazionale.

«Il mondo del vino sta vivendo un periodo di profondi cambiamenti che impongono visione e strategie mirate su più fronti – ha spiegato Mastroberardino –: dal linguaggio alla produzione, fino ai percorsi di internazionalizzazione. Le nostre aziende ne sono consapevoli e da sempre anticipano le tendenze, restando fedeli alle proprie radici familiari e territoriali. Innovazione e memoria non si escludono, anzi: si alimentano a vicenda. Continuiamo a investire sui mercati maturi, dove la conoscenza del vino italiano è consolidata, ma anche su quelli in crescita, nei quali il potenziale è straordinario. È una direzione che seguiamo da anni, e i risultati di quei Paesi, un tempo emergenti, oggi ne sono la prova».

Il prossimo appuntamento dell’Istituto Grandi Marchi sarà in Messico, dal 20 al 22 ottobre, con masterclass, walkaround tasting e incontri con operatori ho.re.ca e stampa a Città del Messico e Cancún.

Fanno parte dell’Istituto Grandi Marchi:
Ambrogio & Giovanni Folonari, Antinori, Argiolas, Ca’ del Bosco, Carpenè Malvolti, Col d’Orcia, Donnafugata, Jermann, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Tenuta San Leonardo, Umani Ronchi.