Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'evento

Mandrarossa Vineyard Tour tra vigneti e scuola di cucina

05 Settembre 2012
scuola-di-cucina_1600x900-1344351400 scuola-di-cucina_1600x900-1344351400

Palcoscenico Mandrarossa.

La cornice è quella mozzafiato del mare cristallino di Menfi dove in questi giorni (dal primo al nove settembre) grazie all’iniziativa della Cantina Settesoli (6000 ettari, 2100 associati e 22 milioni di bottiglie)  si sta festeggiando la più spettacolare vendemmia mai aperta al pubblico in tutta Europa.

Qui la natura selvaggia, il silenzio dell’entroterra e gli uliveti secolari scandiscono il trascorrere delle ore in un paesaggio dalla bellezza intensa e segreta da scoprire lentamente. “Mai visto in tutta la mia vita uno splendore simile” affermò Goethe di fronte a questo panorama che guarda l’Africa e che si è guadagnato il titolo di triangolo d’oro della viticoltura siciliana. Questo angolo di mondo modellato da una sorprendente cultura contadina e dai profumi dei vini sta accogliendo in grande stile il popolo dei wine and food lover aprendo anche le sette case di campagna più importanti della comunità Mandrarossa per gustare i piatti della sua allegra Brigata di Cucina che ha sede nel bellissimo baglio di Casa Natoli. La Brigata è nata quest’inverno quando sono state reclutate, dopo una lunga selezione, le 25 signore più intraprendenti di Menfi: delle vere maestre di cucina contadina e quasi tutte nonne. Ognuna con una storia da raccontare e una ricetta del cuore, tramandata (attraverso i quaderni di ricette un po’ ingialliti) di generazione in generazione. Con questa squadra, capitanata dallo chef Bonetta dell’Oglio, Mandrarossa intende recuperare la cucina e i sapori contadini caduti nell’oblio. “Siamo convinte – commenta Angela Alesi – che si possa affrontare la cucina con semplicità, come pratica di un sapere che ci è stato tramandato”.

Angela (produttrice di uve e portavoce ufficiale della Brigata) da ragazza amava osservare la mamma ai fornelli e grazie alle tante giornate trascorse ad aiutarla ha appreso le ricette della tradizione menfitana. Oggi una ricetta, tramandata nella sua famiglia dal 1800, è diventato un vero must della Cucina Mandrarossa: la capolata di Casa Alesi. “Un piatto, questo, che ho fatto riscoprire e diventare famoso a Menfi! – continua orgogliosa Angela – La mia capolata è una pastina di semola di grano duro di Sicilia, lavorata con le uova e tritata finemente con un coltello. Un tempo veniva servita con il brodo di pollo nelle case di campagna. Oggi questa ricetta è stata rivisitata in una versione più estiva da Bonetta con galletto ruspante in gelatina con aromi e spezie”.      

Un’esperienza molto intensa e dal cuore molto umano che si dipana fra le vigne e la sapienza di un tempo.  

“Stiamo vivendo delle giornate indimenticabili –  afferma Roberta Urso, responsabile pubbliche relazioni della Settesoli  – grazie ad un programma che consente di vivere liberamente le bellezze naturalistiche a piedi, in bici o a cavallo decidendo anche di sorvolarle in deltaplano o di ammirarle da un antico veliero che prende il largo da Porto Palo con due destinazioni importanti: Capo Granitola, a sud – ovest dell’area archeologica di Selinunte e Maragani, in direzione di Sciacca, con le sue spiagge bianche”. 

In questi giorni è possibile partecipare alla Scuola di Cucina Natoli. Che tipo di percorso prevede questo itinerario tra i sapori della tradizione?
La Scuola affronta, con passione e dedizione, le tematiche base per la preparazione di piatti tipici della cucina tradizionale del territorio. Sono previsti due corsi: il primo ha affrontato gli argomenti legati agli impasti e ai grani duri di Sicilia, ma anche la preparazione di sughi e paste fresche. Il secondo corso, che si svolgerà il 5 e il 6 settembre vuole approfondire la grande tradizione dei dolci: i Nucatoli e i Cannileri al forno si presentano come dei veri e propri ricami. Queste lezioni rappresentano un momento di forte  aggregazione: alla fine del corso, ad esempio, si pranza tutti insieme. Ogni sera, invece, le nostre cucine si aprono a tutti coloro che vogliono conoscere la nostra selezione delle tipicità siciliane. E’ presto per parlare di numeri, ma c’è stata una grande partecipazione da parte del pubblico anche straniero”.

Qual è l’obiettivo del Mandrarossa Vineyardtour?           
“L’obiettivo più importante è quello di far conoscere il territorio e le emozioni che è in grado di offrire nel suo momento più importante: la raccolta delle uve. L’itinerario si articola intorno alla costellazione delle Case di campagna Mandrarossa e appartenenti a differenti contrade. Quattro di queste case fanno parte del circuito Menfishire che sviluppa un suo tema emozionale: c’è la Casa del grano e dell’olio di Casa Mangiaracina dove vengono proposte le bruschette di pane preparate con il lievito madre, c’è la Casa del Mare, presso la Pineta Molinari dove vengono proposti piatti a base di pesce o ancora la Casa della Vendemmia di Casa Bucceri. Ma c’ è anche la Casa dell’Arte e della Cultura: a Villa Varvaro, nel cuore di Menfi, in uno splendido giardino circondato da ficus secolari è possibile assistere a concerti e piece teatrali per trascorre un piacevole dopocena sotto le stelle”.

Gli enoturisti cosa devono fare per partecipare a questi eventi?
“Chi vuole semplicemente partecipare alle degustazioni può acquistare uno dei pacchetti (il cui costo minimo è di 5 euro per la degustazione in una delle Case) oppure pianificare il proprio itinerario con l’aiuto della mappa scaricabile dal sito www.mandrarossatour.it e consultabile on line che illustra nel dettaglio ogni parte della manifestazione”. 

Rosa Russo