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L'evento

Merano WineFestival, ci siamo: tra master class e “super” enologi, i vini di altissima qualità

24 Settembre 2015
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(La sagoma neoclassica del Kurhaus)
 

di Giovanna Moldenhauer

Il programma del Merano WineFestival propone per la 24ma edizione del 2015, la conferma di acclarati eventi, l’inserimento di novità, di nuove chiavi di lettura nel modo di presentare i vini.

Il patron del WineFestival Helmut Köcher, forte della sua esperienza iniziata nel 1992, propone di anno in anno un calendario di eventi, di Master Class che richiamano nella cittadina sulle rive del Passirio, nel primo fine settimana di novembre, migliaia di appassionati e operatori.
La selezione qualitativa a priori, che contraddistingue il WineFestival ha sempre costituito un suo punto di forza. I vini classificati MeranoWine Award hanno ottenuto, dalle commissioni WineHunter, punteggi tra gli 88/100 e 100/100.


(Ampelio Bucci a Cult 2014 – Ph Mattia Pagani)

“Il bollino MeranoWine Award è conosciuto da anni come una referenza per gli addetti ai lavori e viene utilizzato internamente per l’ammissione delle aziende vitivinicole agli eventi che organizziamo in Italia e all’estero durante il resto dell’anno – racconta Köcher a Cronache di Gusto –, ma non è mai stato pubblicizzato direttamente. Eppure si tratta di un certificato di eccellenza per la nostra produzione vitivinicola e una garanzia di qualità superiore per il consumatore. Le 15 commissioni d’assaggio WineHunter hanno degustato oltre 3.500 vini. Tra questi 830 etichette hanno ottenuto il bollino rosso (88-89,99 punti), 180 il bollino oro (90-94,99 punti) e solo 24 il bollino platino (95 punti e oltre)”.  
Aggiungendo poi: “Non è stato semplice perché la qualità sempre in aumento è diventato un fattore che ci ha spinto ad alzare la soglia di punteggio per ottenere il MeranoWine Award, passando da 86 a 88 punti”.

I migliori produttori di vino italiani con una valutazione superiore ai 95 punti per un loro vino rappresentativo si trovano in Abruzzo (Cantina Zaccagnini), Alto Adige Südtirol (Alois Lageder), Lombardia (Ca’ del Bosco), Piemonte (Bruno Giacosa, Conterno Fantino, Domenico Clerico, Parusso, Rocche Dei Manzoni, Schiavenza, Tenute dei Marchesi Di Gresy ), Sicilia (Donnafugata e Marco De Bartoli), Toscana (Cupano, Duemani, Il Marroneto, Le Macchiole, Luce Della Vite, Ornellaia, Poggio Di Sotto, Rocca Di Frassinello – Castellare Di Castellina, Tenuta Di Trinoro), Veneto (Ferragù, Zymè).
Queste cantine hanno ottenuto, per i loro vini, una valutazione superiore ai 95 punti. Tra questi 150 vini vengono prodotti in modo biologico, biodinamico e addirittura 3 su 24 hanno ottenuto il bollino platino. “L’agricoltura di questo tipo – prosegue Köcher – sta diventando un trend, ma non è semplice produrre un vino naturale che sia anche notevole. Spesso si trovano sul mercato bottiglie deludenti se non addirittura imbevibili! Per questo ogni referenza MeranoWine Award è sempre più importante per il consumatore”.

Dopo il successo nel 2014 dell’evento introduttivo Cult il programma di quest’anno prevede Cult Oenologis con una retrospettiva sui registi del vino: diversi noti enologi presenteranno la loro produzione vitivinicola e la loro filosofia, come Franco Bernabei, Maurizio Castelli, Giuseppe Caviola, Roberto Cipresso, Riccardo Cotarella, Luca D’Attomae Luigi Moio.


(Il marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga a Cult lo scorso anno)

Le Master Class spazieranno in diversi appuntamenti con selezioni di grandi vini italiani. Si debutterà dalle 8 rarità di Sauvignon e Chardonnay della Cantina di Terlano a partire dal 1961 agli spumanti di montagna del Trentino, di 8 annate dei 20 anni di Luce della Vite a 6 di Sagrantino di Montefalco 25 anni di Arnaldo Caprai, da un approfondimento dal 1985 al 2013 sul Bricco dell’Uccellone di Giacomo Bologna Braida a 8 annate dei vent’anni di Luce della Vite e di altrettante de L’Apparita del Castello di Ama, oltre a 12 delle Famiglie dell’Amarone d’arte. Quelle estere proporranno i migliori Champagne, un confronto tra i riesling dell’Alsazia con quelli tedeschi, da diverse annate di Bordeauz di Léoville-Poyferré a 8 vini della Borgogna. Le grandi degustazioni guidate, anche quest’anno punti fermi del programma del Merano WineFestival, si confermano dando la possibilità a operatori e appassionati di scoprire e conoscere particolarità vitivinicole sia italiane che internazionali. Il ricavato dei biglietti sarà devoluto in beneficienza al Gruppo Missionario di Merano, una onlus locale attiva dal 1971 che cura nei paesi poveri progetti di cooperazione in ambito educativo, della cura e dell'assistenza dell'infanzia, della sanità, della formazione professionale, della salva guardia e del ripristino ambientale e dell'agricoltura.

Chiuderà il WineFestival 2015 un’altra novità Catwalk Champagne con un’intera giornata dedicata alle bollicine francesi più famose. L’evento sarà in collaborazione con Club Excellence che riunisce i maggiori distributori e importatori nazionali di vini e distillati d’eccellenza sul territorio nazionale.