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L'iniziativa

Aglio rosso di Nubia sul banco degli imputati

24 Luglio 2012
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Pendono sulla sua testa ben sette capi d’accusa.

Al processo si prospetta un lungo dibattimento. Sul banco degli imputati sale l’Aglio rosso di Nubia, la perla di Trapani che cresce a ridosso del mare e presidio Slow Food. E infatti il Museo del Sale di Nubia,si trasformerà per un giorno in un tribunale speciale. L’iniziativa è proposta dall’Accademia Italiana della cucina delegazione di Trapani. Ci sarà la Corte con i giudici a latere. Ci saranno anche il pubblico ministero, il collegio di difesa e il cancelliere, i consulenti tecnici per il P.M. e quelli per la difesa. Avrà luogo alle 10 il  29 luglio.

Il mondo accademico, della Giustizia, del Giornalismo e della Medicina e della Zootecnia,  si riunirà per mettere al vaglio pregi e difetti di questo prodotto d’eccellenza made in Sicily. “Si tratta di un processo semiserio. Vogliamo farlo per farlo conoscere, per salvaguardarlo e tramandarlo ai posteri. Ha proprietà uniche, oltre quelle afrodisiache più note. Un vanto di tutto il territorio, colonna della cultura gastronomica del luogo”, spiega Ignazio aversa organizzatore e coordinatore della delegazione.

Un prodotto talmente speciale, perché cresce nutrito dal sale, che si vuole tutelare nella sua espressione più canonica e apprezzata, nella ricetta aglio, olio e peperoncino. E infatti, proprio questa verrà depositata presso la Camera di Commercio. “Nessuno potrà rivendicarla. E’ una nostra ricetta, fa parte della nostra storia. Verrò depositata perché ne rimanga traccia”, dichiara Aversa.
 
Davanti al giudice e alla giuria verranno portate le prove della difesa cucinate dallo chef Giuseppe Giuffrè, nominato Gran Priore dell’Associazione “A Pasta cu l’agghia a trapanise”. Così la giuria, prima di ritirarsi per deliberare, dovrà valutare al piatto: bruschette, busiati e jolanda con l’agghia a trapanise accompagnate da patate fritte, salsiccia in punta di coltello.

Ecco i capi d’accusa:

Attentato alla linea e alla salute per avere, rendendo sapidi e più  appetibili gli alimenti,  arrecato grave nocumento all’armonia fisica  e alla salute degli umani;
 
Atti di libidine culinaria continuata per avere, in concorso con altri elementi di perversione (quali spaghetti, pane, bruschette, pomodoro, patatine, olio d’oliva e altro), provocato o comunque eccitato la libidine gastronomica delle persone;
 
Concorso in commercio di prodotti alimentari pericolosi per la salute (artt. 110, 444 c.p.) per avere agevolato e favorito la diffusione  e il commercio di sostanze destinate all’alimentazione umana pregiudizievoli per  la salute pubblica;
 
Attentato all’unità delle coppie per avere, provocando rilevanti alitosi, gravemente compromesso le loro manifestazioni di affettività;
 
Strage (art. 422 c.p.) per avere determinato innumerevoli  ecatombi  di vermi solitari ( taenia solium ) 
 
Genocidio (legge 9/10/1967 n. 962) per avere cagionato o comunque concorso a cagionare l’estinzione dei vampiri nella Valachia rumena;
 
Concorso esterno in criminalità organizzata (artt.110 – 416 bis c.p.) per avere, con le condotte sopra elencate e altre ancora parimenti turpi e deplorevoli, destabilizzato l’ordinato svolgimento delle relazioni sociali.

I protagonisti del processo: 

La Corte
Presidente ed estensore:
Francesco Garofalo, Presidente di Sezione del Tribunale di Trapani

Giudici a latere:
Antonino Osnato, Procuratore Generale Palermo.
Lucio Messina, Consultore Nazionale dell’A.I.C.
Antonio Ravidà, Coordinatore Territoriale Sicilia Occidentale dell’A.I.C.
Adelfio Elio Cardinale, Vice Ministro Sanità
Sen. Antonio D’Alì Solina, Presidente del Consorzio Universitario di Trapani
Biagio Martorana, Sindaco di Paceco
Vito Damiano, Sindaco di Trapani
Giacomo De Leo, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Palermo
Pietro Carriglio, Direttore Teatro Biondo – Palermo
Rossella Lelli, Direttore Sanitario dell’Istituto Zooprofilattico della Sicilia
Santo Caracappa, Direttore Area Palermo dell’Istituto Zooprofilattico della Sicilia
Piero Di Giovanni, Ordinario di Storia della Filosofia – Università di Palermo
Antonino Mancuso, Presidente della BCC «Sen. Pietro Grammatico» di Paceco
Giuseppe Barbera, Assessore Ville e giardini Palermo

Pubblico Ministero:
Salvatore Verga, Presidente del Corso di Laurea in Dietistica – Facoltà di Medicina – Università Palermo
Antonino Sugamele, Cassazionista

Collegio di Difesa:
Giacomo Dugo, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Alimentazione e dell’Ambiente – Università di Messina
Giovanni Vaccaro, già Consigliere Nazionale Forense – Governatore eletto del Rotary Club – Distretto 2010 a.r. 2014-2015
Arian Frasheri, Cardiochirurgo
Calogero Puntrello, Cardiologo
Giacomo Franzitta, Cassazionista

Cancelliere:
Anna Rosa Carriglio, Dirigente Cancellerie Civili, Tribunale di Trapani

Consulenti tecnici per il P.M.:
Vincenzo Messina, Direttore Area emergenza Ospedale di Trapani
Fabrizio Carrera, Direttore del giornale di enogastronomia “Cronache di gusto”
Domenico Musacchia, Capo settore Ville e giardini- Palermo
Conte Vlad III Drakul, principe della Valachia – meglio conosciuto come Conte Dracula (videoconferenza)

Consulenti tecnici per la Difesa:
Alberto Sinatra, Presidente Ordine degli Avvocati di Trapani
Gianfranco Zarzana, Presidente Ordine degli Avvocati di Marsala
Benedetto Mirto, Pediatra
Bartolo Giglio, Presidente del Consorzio dell’Aglio rosso di Nubia

C.d.G.