(Ph Bergamo News)
Inizialmente erano previsti 5 mila partecipanti. Invece sul Sentierone di Bergamo, in pieno centro città, si sono radunate 18.500 persone (al di là di ogni più rosea aspettativa) per aderire all’“Amatriciana solidale”, l’iniziativa messa in campo in pochi giorni dal Comune con lo scopo di aiutare le popolazioni del centro Italia recentemente colpite dal sisma.
L’offerta minima era di 10 euro (5 per i bambini e i ragazzi sotto i 14 anni). Il ricavato complessivo della serata è stato di 160 mila euro, che confluiranno in un conto corrente nel quale sono già stati versati i 4 mila euro incassati domenica 28 agosto dai musei comunali e il 10% dei compensi di un mese del sindaco Giorgio Gori e della Giunta. I tavoli erano allestiti lungo tutto il viale, partendo da Palazzo Frizzoni fino alla chiesa di San Bartolomeo. Circa 2 mila i posti a sedere, disposti in 60 file di tavoli da 32 posti ciascuna. Una cena frugale, per poi lasciare il posto libero, consentendo a tutti di consumare il proprio pasto. L’evento, che ha visto la partecipazione del sindaco Gori, è stato promosso dalComune di Bergamo insieme alla Federazione Italiani Cuochi sezione di Bergamo,Aspan (Associazione panificatori artigiani della Provincia di Bergamo), Consorzio tutela vini Valcalepio, con il patrocinio di SlowFood e con tante aziende che hanno messo a disposizione gratuitamente materie prime, stoviglie e attrezzature da cucina, tavoli e sedie. Circa 500 i volontari che hanno prestato servizio. Presenti anche la Protezione civile, laCroce rossa, gli Alpini e la Polizia locale.
“È stata una serata fantastica ed entusiasmante – ha dichiarato Fabrizio Camer, responsabile del Dipartimento eventi della Federazione Italiana Cuochi e segretario dell’Associazione Cuochi Bergamaschi – i bergamaschi hanno risposto in maniera incredibile, decisamente al di sopra delle aspettative. I cuochi coinvolti, coordinati dalla Federazione Italiana Cuochi, erano circa un centinaio, che arrivavano non solo da Bergamo, ma anche da altre città della Lombardia. Le persone che hanno fatto parte dello staff, circa 500 tra cuochi, alpini e le varie associazioni di Bergamo, erano tutti volontari.Sono stati cucinati circa 1 tonnellata e mezzo di pasta e 2 tonnellate di sugo. La cosa importante da sottolineare è che non è stato speso un euro per la materia prima, ma tutto è stato frutto di donazioni”.
C.d.G.