Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'iniziativa

Che tipo di olio sei? Parte il concorso promosso da Unaprol

08 Gennaio 2014
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In palio 30 confezioni, da 12 bottiglie di olio extra vergine di oliva del tipo: fruttato leggero, fruttato medio o fruttato intenso.

 Parte oggi il concorso Che tipo di olio sei? Iniziativa promossa da Unaprol e approvata dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Per partecipare basta visitare il sito  www.solooliveitaliane.it  e attraverso un facile test tutticoloro che si iscriveranno potranno partecipare all’estrazione finale che permetterà in palio le forniture di olio extra vergine di oliva firmate dagli agricoltori italiani a marchio FAI ( Filiera Agricola Italiana). 

L'idea nasce per sensibilizzare i consumatori sul patrimonio olivicolo nazionale, far scoprire le qualità organolettiche ed educarli alle diverse tipologie per sceglere l'olio che si avvicina più al proprio gusto. 

“Siamo la patria dei mille colori e dei mille sapori dell’olio extra vergine di oliva di alta qualità. Ha riferito il presidente di Unaprol Massimo Gargano. Il nostro Paese è primo nel mondo per produzioni di alto pregio. I veri oli extra vergini di oliva “made in Italy” si distinguono sul mercato mondiale perché tutti legati a territori diversi che imprimono al prodotto un carattere distintivo unico ed irripetibile. Una sorta di DNA che non è clonabile come ha già fatto su scala mondiale, per gli oli standard, un mercato poco attento al concetto dell’alta qualità”. 



Il concorso è anche un modo per educare il consumatore sull'origine del prodotto, sul vero Made in Italy. Il pilastro della Dieta Mediterranea è, infatti,  tra i più contraffatti (su questa frode che colpisce il principe della tavola riportiamo una intervista fatta a Gargano).  “Giocare con gusto è piacevole ma giocare con il gusto conviene perché portare il vero olio extra vergine italiano sul tavola degli italiani – ha poi concluso il presidente – riaccende l’economia dei territori e dell’indotto ad essi collegati”.