Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'iniziativa

“Così abbiamo valorizzato il Catarratto e l’Insolia”

19 Maggio 2016
chara_san_lorenzo_3 chara_san_lorenzo_3

Al SanLorenzo Mercato di Palermo un pomeriggio con Chara di Feudo Disisa, premiato al Vinitaly come miglior bianco nel concorso “5 Star Wines”


(Tonino Guzzo, Mario Di Lorenzo e Francesca Landolina)

di Manuela Zanni

SanLorenzo Mercato, il food store di Palermo, è stato il palcoscenico del nuovo appuntamento organizzato da Cronache di Gusto dedicato a tutti i winelovers. Infatti questa volta il tema dell'incontro è stato il vino e il suo protagonista è stato “Chara”, il vino siciliano che ha ottenuto il riconoscimento come miglior bianco nell’ambito del concorso “5 star wines”, nuovo premio enologico internazionale di Vinitaly.

Il Terre Siciliane Igp bianco Chara 2015 dell’azienda Disisa di Monreale è un vino ottenuto dai vitigni autoctoni Catarratto e Insolia, ed è stato scelto tra più di 2.700 campioni provenienti da 27 paesi del mondo con un punteggio di 94/100.
Nel corso dell’incontro, moderato da Francesca Landolina, giornalista di Cronache di Gusto, Mario di Lorenzo proprietario dell'azienda Feudo Disisa produttrice del vino e l'enologo dell'azienda Tonino Guzzo hanno raccontato  il vino e il suo territorio. L’azienda agricola Feudo Disisa si trova in Sicilia, nel territorio di Monreale e si estende per 400 ettari. La cantina ricade nell’area della Doc Alcamo e Doc Monreale per la produzione vitivinicola. Come indica lo stesso nome Disisa, dall’arabo “Aziz” ossia “la splendida”, perché queste valli sono tra le più fertili della Sicilia.


(Tonino Guzzo e Mario Di Lorenzo)

Negli ultimi anni, precisamente a partire dal 1970, l’azienda, in collaborazione con l'Istituto Regionale della Vite e del Vino, si è dedicata ad un attento lavoro di ricerca per individuare i vitigni più idonei alle caratteristiche pedo-climatiche del terroir, e le modalità di coltivazione e di trasformazione più adatte a produrre vini di alta qualità. Seguendo questa filosofia si è deciso di impiantare lo Chardonnay o il Muller Thurgau, ottenendo dei risultati straordinari.
Ciò che è motivo di particolare vanto per l'azienda è che Chara ha vinto il premio del Vinitaly, che rappresenta il giusto riconoscimento di un lavoro aziendale costante e certosino sia in vigna per l’ottenimento d’uve dai parametri enotecnici di gran qualità che in cantina per imbottigliare un prodotto che renda merito ad un territorio tanto vocato per la viticoltura di qualità utilizzando dei vitigni spesso considerati di “serie B”. 


(Il vino Chara)

“Il prestigioso Trofeo 5 Star wines assegnato al Chara 2015 come miglior vino bianco corona brillantemente un percorso di crescita caratterizzato da un impegno costante e dalla continua ricerca della qualità – spiega di Lorenzo – Ne siamo orgogliosi perché abbiamo raggiunto questo traguardo confrontandoci con i migliori vini del mondo”.
Grande soddisfazione anche da parte dell'enologo Guzzo che racconta: “Sono soddisfatto perché essere primi assoluti tra tutti bianchi in concorso è davvero un traguardo importante. Sono orgoglioso di aver vinto questo premio con Chara, perché i vitigni autoctoni Catarratto e Insolia, da cui il vino nasce, sono spesso sottovalutati. Invece questo dimostra che se le viti sono trattate con rispetto, i risultati arrivano”.