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L'iniziativa

DiviniFormaggi di Lombardia, il master sulle dop della regione rivolto a ristoratori

06 Novembre 2014
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Un “master” sui vini e formaggi lombardi per promuovere le produzioni d’eccellenza del territorio durante Expo 2015. 

Al via dal 10 novembre la seconda edizione di “DiviniFormaggi di Lombardia”, iniziativa di Regione e Unioncamere per valorizzare i prodotti di qualità nella ristorazione, che quest’anno propone un mini “master” rivolto a ristoratori e responsabili di sala per approfondire la storia dei formaggi e dei vini lombardi, con le loro caratteristiche, qualità distintive e possibilità di abbinamento.

La Lombardia, infatti, con ben 13 formaggi a marchio di qualità Dop, su un totale di 46 a livello nazionale, è di gran lunga la prima regione italiana per numero di prodotti caseari a certificazione di qualità, davanti ai 9 del Piemonte e gli 8 del Veneto. Inoltre, pur rappresentando una realtà piccola in termini quantitativi nell’ambito della produzione enologica, con una quota che sfiora il 3% della produzione nazionale, concorre per l’8% alle Denominazioni di qualità italiane: sommando le 5 Docg, le 22 Doc e le 15 Igt, sono infatti 42 le denominazioni lombarde.

Si prospetta quindi una full immersion tra tesori caseari e vinicoli, organizzata dal Movimento Turismo del vino della Lombardia e da Alti Formaggi in partnership con Ascovilo, Associazione Consorzi Vini Lombardi e Uir, Unione italiana ristoratori, che verrà articolata in due momenti, da una parte degustazioni e assaggi, dall’altro approfondimenti tecnici e scientifici.

Le giornate di approfondimento alla Casa di Alti formaggi a Treviglio, Bergamo, partiranno il 10 novembre e si ripeteranno il 24 novembre e il 9 dicembre. Degustatori accreditati Onaf, Organizzazione nazionale degli assaggiatori di formaggi e Sommelier professionisti condurranno i ristoratori e i responsabili di sala attraverso un percorso attraverso storia e cultura di formaggi e vini del territorio, fino all’approfondimento tecnico sulla loro produzione, i diversi gradi di stagionatura o invecchiamento, le loro caratteristiche gusto-olfattive e l’ordine di servizio con possibili abbinamenti. Questi momenti di studio e prova sul campo saranno poi occasione per sperimentare non solo abbinamenti territoriali e tecnici, ma anche proposte spiazzanti in grado di lasciare il “segno” di un’esperienza unica nel cliente. “Anche quest’anno confermiamo una modalità intelligente per promuovere prodotti simbolo del Made in Lombardia, come vini e formaggi” dichiara Gianni Fava, assessore all’Agricoltura della Lombardia “perché è necessario, accanto alle esportazioni, che si confermano in crescita, lavorare anche sugli operatori, attraverso un percorso formativo, che talvolta diamo per scontato, ma che deve essere, al contrario, perseguito con costanza. Non dimentichiamo che Expo accoglierà tra i 20 e i 24 milioni di visitatori, ai quali il territorio lombardo è chiamato a offrire il meglio delle proprie eccellenze, perché passa anche dall’ospitalità e dall’offerta delle produzioni qualificate l’opportunità di implementare il commercio internazionale”.

Elisa Costanzo