Il consorzio di tutela del vino Doc Sicilia viaggia a grandi passi verso l’erga omnes.
Ovvero verso la possibilità di poter prendere decisioni sul disciplinare e sulla produzione di vini Doc Sicilia per tutti (anche per i non iscritti) e senza passare dal ministero.
Due i parametri per ottenere “carta bianca”. Al consorzio devono essere iscritti il 40% dei produttori della Doc Sicilia, gli iscritti devono produrre il 66% del vino Doc Sicilia. Antonio Rallo, presidente del consorzio, è fiducioso: “Al momento sono 1214 gli iscritti al consorzio, ci manca poco per superare il 40%, contiamo di riuscirci entro l’anno. Per quanto riguarda gli ettolitri prodotti l’obiettivo è andare oltre i 300 mila, aspettiamo gennaio con la dichiarazione di produzione di vendemmia 2013, ma anche sotto questo aspetto siamo convinti di potercela fare”.
Le iscrizioni al consorzio di tutela si sono riaperte a settembre scorso dopo aver superato alcuni passaggi burocratici. Possono aderire tutti gli utilizzatori della denominazione Doc Sicilia che esercitano una o più attività produttive, che sia viticoltura, vinificazione o imbottigliamento. I soggetti che possono richiedere l'iscrizione sono imprenditori agricoli singoli o associati, imprese, qualunque sia la loro forma giuridica, cooperative e cantine sociali esercenti una o più delle già dette attività produttive. Moduli e informazioni sulle modalità di ammissione sono disponibili sul sito www.consorziodocsicilia.it dove è possibile anche prendere visione dei regolamenti e dello statuto.
Francesco Sicilia