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L'iniziativa

Il pranzo di Natale per chi è meno fortunato: l’iniziativa di Tenute Piccini e Il Santo Bevitore

06 Dicembre 2020

Un gesto di solidarietà e impegno sociale che, ci si augura, diventi “contagioso” tra gli addetti della filiera della ristorazione.

È da qui che nasce l’idea di Tenute Piccini e Il Santo Bevitore, storico ristorante fiorentino, di offrire 50 pasti per ogni domenica di dicembre, e in particolare il giorno di Natale, a quelle famiglie fiorentine che si trovano ad affrontare una nuova situazione di bisogno. “La pandemia ha esposto molte famiglie a momenti di profonda difficoltà – spiega Mario Piccini, Amministratore delegato di Tenute Piccini e co-ideatore del progetto – con questa iniziativa vogliamo dare supporto a tutte quelle persone che si trovano ad affrontare le feste in una condizione di bisogno mai affrontata prima e che, proprio per questo motivo, non hanno la possibilità di ricevere aiuti da associazioni di volontariato già presenti sul territorio: vogliamo coinvolgere e stimolare anche altri a fare lo stesso, per rendere questo Natale un po’ meno difficile a chi vive situazioni di profonda incertezza”.

“Si tratta di un gesto di solidarietà rivolto alle nuove fragilità sociali – continuano i soci del Il Santo Bevitore, Marco e Martina Baldesi e Stefano Sebastiani – ma rappresenta anche un piccolo atto di resilienza che rende partecipe tutta la filiera della ristorazione poiché coinvolge la produzione locale e il monte ore dei nostri dipendenti. Ci auguriamo che possa essere replicato anche da altre realtà”. Grazie al supporto del Comune di Firenze, in collaborazione con le associazioni di volontariato più significative del territorio, sono state individuate le famiglie alle quali destinare i pasti: “Tenute Piccini e Il Santo Bevitore compiono un gesto di solidarietà lodevole verso le famiglie fragili fiorentine che sono tra coloro che maggiormente hanno risentito della crisi generata da questa emergenza sanitaria – conclude l’Assessore al Welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro – Dobbiamo essere orgogliosi della nostra comunità, che ancora una volta ha dimostrato di avere un grande cuore solidale e di essere vicina a chi ha più bisogno”. I destinatari dell’iniziativa, individuati dal comune di Firenze tra le nuove fragilità, potranno usufruire dei pasti in loco, presso il ristorante stesso o richiedere la consegna a domicilio, il tutto nel massimo rispetto delle normative anti covid vigenti.

C.d.G.