Coinvolge una decina di aziende del territorio dell'unica Docg siciliana e l'associazione Strada del vino del Cerasuolo di Vittoria e gli studenti del corso di Architettura del Paesaggio dell'università di Palermo
di Roberto Chifari
Valorizzare il paesaggio viticolo del Cerasuolo l’unica Docg della Sicilia e permettere lo sviluppo del territorio.
Sono questi alcuni degli obiettivi del progetto pilota “Wine for Landscape”, che ha riunito insieme l’associazione Strada del vino Cerasuolo di Vittorio, alcune cantine, come Planeta, Cos, Arianna Occhipinti, Valle dell’Acate e gli studenti del corso con sede ad Agrigento di Architettura del Paesaggio dell’università degli studi di Palermo.
Un modo diverso, dunque, di vivere l’enologia, ma soprattutto la natura nella quale sono immerse queste aziende siciliane: ecco dunque che il progetto prevede una riorganizzazione stessa del paesaggio, per renderlo più a misura di visitatore, attraverso importanti sinergie tra chi ha fatto rete in questa zona e ha creduto in questa iniziativa.
Ecco che, qualche giorno fa, gli studenti del corso di Agrigento, hanno presentato presso la facoltà di Architettura di Palermo il loro modo rivoluzionario di fruire del territorio. Ed ecco allora le passeggiate per vigneti e nella macchia mediterranea, la rimodulazione del sistema delle dune di sabbia per implementare la sicurezza e la produttività del terreno costiero, chi ha immaginato un vigneto come un giardino in cui immergersi e preservato dalle api. Insomma, alla fine sono state contate nove proposte molto interessanti, tutte accomunate da uno stesso obiettivo: sviluppare l’enoturismo in questa zona così affascinante della Sicilia.
A coordinare i lavori è stata Fausta Occhipinti, architetto e paesaggista, docente di Architettura del Paesaggio dell’Università di Palermo. A valutare le proposte l’esperto di questa disciplina Miguel Georgieff, paesaggista presso lo studio Coloco e insegnante all’Ecole Nationale Supérieure du Paysage de Versailles.
“Questo progetto può essere un esempio per altre regioni italiane – ha detto la Occhipinti – Stiamo parlando di un campo applicativo di progettazione che mira a coinvolgere nel prossimo step aziende di altri settori affinché si possa creare una voce comune sul territorio”.