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L'iniziativa

La carota novella di Ispica. Prospettive del giovane Consorzio di tutela

07 Maggio 2014
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 Il benvenuto è  accogliente nel territorio generoso e dal clima mite in cui si coltiva e si produce la carota novella di Ispica Igp. 

Ci troviamo nelle aree ricadenti principalmente nelle province di Ragusa e Siracusa, che grazie alla combinazione di fattori pedo-climatici e produttivi consentono al prodotto di ottenere le caratteristiche organolettiche che ne giustificano la reputazione. La carota novella di Ispica ha origine negli anni cinquanta. La semina viene normalmente effettuata in autunno e la raccolta, giornalmente, è eseguita a partire dal 20 febbraio e fino al 15 di giugno (da cui “novella”). “La sua coltivazione si è progressivamente allargata – afferma Carmelo Calabrese – presidente del Consorzio di Tutela, attivo dal 2010 – grazie al grande successo commerciale riscontrato sui mercati nazionali  e dell'Europa dell'Est (Germania, Austria, Polonia). Stando ai dati forniti, nei soli ultimi due anni il fatturato è raddoppiato seguendo praticamente lo stesso percorso della produzione, passando da 250 mila euro nel 2012 ai 450 mila nel 2013. “Rispetto alla superficie coltivata otteniamo  il massimo ottenibile in termini produttivi ed economici”.

L' entusiasmo delle aziende consorziate, tredici al momento, è  tangibile. Il Consorzio di Tutela della Carota Novella Igp di Ispica è del resto giovane, costituito da piccole e medie imprese, ma determinato, ed intende ampliare i propri orizzonti promuovendo e incrementando i quantitativi in commercio con l’obiettivo di  raggiungere il 30 per cento di prodotto commercializzato con i l marchio IGP. “La superficie coltivata oggi è di circa 1.500 ettari, per una produzione complessiva che supera le 75 mila tonnellate. Per il 2014 intendiamo però arrivare a 10 mila.”, conclude Calabrese, titolare anche della Fonteverde, azienda consorziata. Date le potenzialità del giovane prodotto, di nicchia ma sempre più  richiesto, gli obiettivi sembrerebbero non così ambizioni in fondo. “Al momento produciamo 100 e vendiamo 10 – afferma il vice presidente Massimo Pavan – “poco dunque rispetto alle nostre potenzialità, ma siamo giovani e in crescita. Arrivare a 10 mila tonnellate di prodotto per il 2014 sarebbe già un ottimo risultato”.

Il lavoro del Consorzio nel frattempo punta tanto alla promozione del prodotto, alla comunicazione e alla diffusione delle  sue peculiarità e al legame con il territorio d'origine. Le caratteristiche pedo-climatiche infatti conferiscono alla carota qualità uniche, quali la precocità di maturazione, la croccantezza, il profumo, il colore e il sapore, alle quali si aggiungono ricchezza di carotene e di glucosio. Tutti marchi distintivi che hanno permesso alla Carota Novella di Ispica di diventare un prodotto Igp, ad indicazione geografica protetta. Il prodotto arriva al consumatore dopo avere completato il ciclo di maturazione in campo aperto. Come tutte le carote, la novella, è ricca di beta carotene (vitamina A) e di altre vitamine del gruppo B, PP, D ed E, preziose per la vista e per la pelle. Ha una forte azione antiossidante che contrasta i radicali liberi, aiuta nelle diete dimagranti, regola i livelli di colesterolo. In più, tuttavia, come dimostrato da ricerche,  ha proprietà antitumorali potenziate da un alto contenuto di falcarinolo (un composto anti-cancro) . A tali pregi, indiscutibili, si può aggiungere il valore storico, culturale e architettonico dell'area di coltivazione in cui si può godere non solo del clima mite e della bellezza paesaggistica e architettonica, ma anche della ricchezza eno gastronomica che la zona sa offrire.

Francesca Landolina