Il gruppo Mezzacorona ha venduto 10 mila bottiglie. Interessanti le performance di Antinori, Ruffino, Donnafugata e Ornellaia
(Il team di Alibaba che ha lavorato a “Nine Nine Wine”)
di Giorgio Vaiana
Soddisfazione, massima. E lo si vede dai sorrisi del team di Alibaba che ha lavorato all’evento “Nine Nine wine”, o Jiu Jiu in cinese.
Il “Tmall 9.9 Global Wine & Spirits Festival” organizzato dal gruppo Alibaba di Jack Ma si è chiuso ieri con numeri stratosferici. Oltre 100 milioni di acquisti tra vino, birra e spirits in generale, con un dato interessante: il 50 per cento di questi sono nuovi clienti.
Lo ha fatto sapere, raggiunto telefonicamente mentre si trovava nella sede di Alibaba ad Hangzhou, Manfredi Minutelli, responsabile per Alibaba Italia del settore agro-alimentare, o del Food and Wine se preferite. “Siamo davvero contenti e soddisfatti – ha detto Minutelli – per come è andato il 9/9 e per la grande rappresentanza italiana su Alibaba. Credo si tratti di un primo passo importante nell’ottica di ampliare il mercato italiano in Cina”.
Al momento, l’Italia è il quinto mercato in Cina come acquisti, dopo Francia, Spagna, Australia e Cile. Sulle piattaforme di Alibaba, invece, i prodotti italiani sono al quarto posto, scavalcando il Cile. Ieri, per il 9/9 i vini italiani erano al secondo posto dopo quelli francesi, “ma si tratta di un significativo passo in avanti – dice Minutelli – per recuperare rapidamente quote di mercato in questa zona dell’Asia e riportare l’Italia nelle posizioni che merita”.
Il Tignanello di Antinori, che è stato utilizzato per il brindisi durante la visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi al campus di Alibaba con Jack Ma, è andato esaurito in poche ore.
Il gruppo Mezzacorona, che lo scorso maggio ha aperto su Alibaba un flagship store, ossia un negozio virtuale, ha venduto ieri in un solo giorno 10 mila bottiglie.
Proprio il gruppo Mezzacorona, in accordo con Alibaba, Ice, il ministero dello Sviluppo Economico e il ministero dell’Agricoltura sta ospitando, per un tour di dieci giorni, dieci clienti “speciali” di Alibaba, ossia quelli che spendono almeno 1.500 euro al mese. Ma c’è di più, perché il video streaming della vendemmia live, è stato ieri il video più visto e commentato, segno di un interesse massimo per il settore enologico italiano.
I negozi virtuali sono stati aperti da Casa Vinicola Natale Verga (con i vini Le Rovole, Antale, Poggio dei Vigneti, Il Roccolo, Torre Pietraia, Vigne del Sole, per oltre cento etichette), Giv Gruppo italiano vini (Bigi, Bolla Ca’ Bianca, Castello Monaci, Cavicchioli, Conti d’Arco, Conti Formentini, Conti Serristori, Folonari, Fontana Candida, Lamberti, Machiavelli, Melini, Nino Negri, Re Manfredi, Santi, Tenuta Rapitalà, Turà), Iswa Italian Signature Wines Academy (Allegrini, Arnaldo Caprai, Feudi di San Gregorio, Fontanafredda, Marchesi dé Frescobaldi, Planeta e Villa Sandi). Ma vengono segnalate buone prestazioni di vendita di Antinori, di Ruffino, Donnafugata e Ornellaia. In totale erano in vendita sulla piattaforma di Alibaba oltre 500 etichette italiane di 50 cantine. E la Sicilia è stata protagonista con le buone prestazioni di vendita delle cantine Planeta, Donnafugata e Feudi Arancio.
E da oggi Alibaba è già al lavoro per un’altra giornata speciale, l’evento più importante organizzato da Jack Ma e i suoi dipendenti. Si tratta de “double eleven”, il doppio 11 tradotto letteralmente. Un altro giorno di vendita l’11 novembre, “in cui garantiremo – ha detto Minutelli – una maggiore presenza di prodotti italiani sui nostri portali. Perché Alibaba rappresenta un mercato privilegiato per i nostri prodotti dalle enormi potenzialità”.