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L'iniziativa

La giornata del vino su Alibaba: 50 cantine aderiscono, molti big rinunciano: “Non ha senso”

09 Settembre 2016
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(Jack Ma)


Il 9 in Cina è un numero importante nella tradizione. E non poteva scegliere giorno migliore Jack Ma, patron di Alibaba per il suo “Tmall 9.9 Global Wine & Spirits Festival”, che in inglese si pronuncia “Nain nain wain”, cioè 9, 9 vino, mentre in cinese si pronuncia “Jiu Jiu”, il suono che indica sia il numero nove che la parola vino.

Jac Ma tiene fede agli impegni presi con il presidente del Consiglio Matteo Renzi allo scorso Vinitaly (leggi qui), e lancia una giornata celebrativa della crescente popolarità di vini e alcolici importati tra i consumatori cinesi, in modo particolare tra le giovani generazioni. Le cantine italiane presenti su Alibaba sono passate da 2 a 50. Con oltre 500 etichette proposte sul portale asiatico – tra cui Allegrini, Antinori, Bolla, Folonari, Frescobaldi, Mezzacorona, Planeta e Ruffino – l'Italia diventa così il secondo Paese straniero per numero di vini presenti.

“Siamo particolarmente orgogliosi del risultato raggiunto. Solo quattro mesi fa – spiega Rodrigo Cipriani Foresio, Managing Director di Alibaba Italia e Sud Europa – due sole cantine italiane avevano lo store sulle nostre piattaforme, oggi si sono aggiunte quelle di Mezzacorona, G.I.V ed Iswa. Numeri che confermano la nostra convinzione di come Alibaba possa fare molto per aiutare il vino italiano a crescere in Cina, aumentando la quota di mercato rispetto all'attuale del 6%, che non rende giustizia a un prodotto di qualità come quello che i nostri produttori sanno selezionare e offrire”.

Ma non tutti hanno apprezzato l’iniziativa. Tra i sostenitori del “no”, anche Sandro Boscaini con la sua Masi Agricola: “Non credo che sia questa la via per uscire da una dimensione così modesta. Il nostro Paese esporta lì bottiglie per un valore di 90 milioni di euro, un somma ridicola rispetto alle potenzialità e alla presenza mondiale del vino italiano. È un decimo di quello che riescono a fare i francesi. La Cina continua a rimanere una promessa, ma una promessa non mantenuta. Una vetrina on line funziona se si è ben presenti e conosciuti, altrimenti non credo faccia al caso”. No convinto anche di Sabrina Tedeschi, presidente delle Famiglie dell’Amarone: “Ogni azienda fa le sue scelte in proprio. Noi di Tedeschi non saremo presenti, ci siamo consultati con il nostro importatore e abbiamo deciso di lasciar perdere per il momento. Ma non abbiamo preclusioni e magari potremmo decidere di esserci in un secondo momento”. Tra i sostenitori del sì, invece, Marilisa Allegrini. Fu proprio suo ospite Jack Ma insieme a Mattero Renzi in un pranzo a cui ha preso parte anche Cronache di Gusto (leggi qui). “Alibaba? Si può essere scettici davanti a un’iniziativa che tarda a dare frutti. Ma non adesso. Io invece sono curiosa: partecipiamo mettendo impegno e risorse, convinti che questa è una direzione per uscire dall’irrilevanza del vino italiano in Cina”.

C.d.G.