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L'iniziativa

La migliore pizza con la Vastedda Dop: ad Enna vince Silvio Castagna della pizzeria “Da Carlo”

10 Giugno 2014
siciliainpizza_La_Trinacria_Stefania_Mancini_e_Silvio_Castagna siciliainpizza_La_Trinacria_Stefania_Mancini_e_Silvio_Castagna

È la semplicità a vincere in questa tappa di Sicilia in pizza, il concorso che sta girando tutte le province siciliane per decretare le migliori pizze realizzate con le materie prime della nostra Terra.

 Unico vincolo della gara: l’utilizzo della Vastedda Dop, il formaggio a pasta filata della Valle del Belìce.
Di seguito i pizzaioli che si sono sfidati nella tappa ennese, presso la pizzeria Planet Pizza:
1.       Emanuele Giunta / Jean Charles Amaraddio – La Brace (Calascibetta)
2.       Francesco Bellia – Planet Pizza (Enna)   
3.       Giuseppe Calandra – Al solito posto (Assoro)
4.       Vito Carosia – La Dolce Vita (Regalbuto)
5.       Silvio Castagna – Da Carlo (Pergusa)
6.       Massimo Lacagnina – Alla Corte di Bacco (Valguarnera)
7.       Fabio Miraglia – Pizzeria Europa (Piazza Armerina)
8.       Angelo Tiso – Il Gelso Nero (Barrafranca)
9.       Adolfo Zumbo – La Rondine (Piazza Armerina)
 


Estrose ed originali le presentazioni dei nove maestri pizzaioli, i quali hanno dato sfogo alla propria creatività dando vita ad accostamenti ricercati, ma allo stesso tempo dai sapori ben equilibrati ed armonici.  

Ma è stato Silvio Castagna della pizzeria Da Carlo di Pergusa a portarsi a casa la vittoria, decretata dalla giuria tecnica formata da Pietro Pappalardo, delegato dell'ONAF per la Sicilia Orientale, da Stefania Mancini, fiduciario della Condotta SlowFood di Enna e da Simona Barbera di CronacheDiGusto. I giudici, dopo aver analizzato alla cieca le varie presentazioni, hanno voluto premiare “La Trinacria” (questo il nome che Silvio Castagna ha dato alla sua pizza) per la superba capacità di esaltazione della Vastedda del Belìce, il cui sapore era stato più volte coperto e confuso nelle altre pizze a causa del carico eccessivo di ingredienti utilizzati. Ottima anche la scelta dell’impasto realizzato con farine siciliane (varietà Tumminia e Maiorca) e con lievito madre. Oltre alla Vastedda del Belìce pochi gli ingredienti utilizzati: cipolletta locale, pomodorini Pachino, lardo di suino Nero dei Nebrodi. Singolare e d’impatto la presentazione della pizza, realizzata a nome e forma della nostra Terra, con nove pomodorini a simboleggiare le nove province.

Il pubblico, che ha assaggiato successivamente le pizze in concorso, ha premiato invece “I sapori DOP della Sicilia”, di Jean Charles Amaraddio della pizzeria La Brace di Calascibetta, realizzata con Vastedda della Valle del Belìce Dop, salsa, tonno, cipolla rossa locale, crema di formaggio Piacentinu Dop, pistacchio di Bronte Dop e bordo ripieno con crema di Carciofi.
Ricordiamo che stasera si terranno le selezioni per la provincia di Trapani presso l’AREA 14 in Via Caduti di Nassiriy, 3 a Castelvetrano e, a fine giugno, via con la grande finale, che si disputerà a Palermo e che riunirà i nove vincitori delle nove province per premiare le quattro pizze che diventeranno protagoniste dei menù “Sicilia in Pizza”.

Simona Barbera