Il vino è il canto della terra. È l'evento che il 2 febbraio a Bergamo inaugura le attività del Comitato Decennale Luigi Veronelli nato per promuovere e favorire, in occasione dei dieci anni dalla scomparsa che ricorrerà il 29 novembre 2014, un programma di iniziative volte alla valorizzazione del pensiero e dell'opera di Veronelli.
L'appuntamento di febbraio, si terrà il giorno in cui ricorre la data di nascita al Teatro Sociale di Bergamo e sarà una serata speciale alla quale interverranno personaggi di spicco della cultura materiale italiana, che hanno intrapreso con Luigi Veronelli un importante tratto del loro percorso o a lui si sono ispirati.
Il Comitato, in accordo con la famiglia del grande intellettuale, è composto da cinque personalità attive in diversi ambiti del sapere e legate da rapporti di stima e amicizia con Veronelli. L'operato proseguirà nel solco di quanto fatto in questi dieci anni da chi gli è stato accanto e in particolare da Gian Arturo Rota che racconta: “Ho vissuto 20 anni pieni con Gino Veronelli. Dopo la scomparsa, mi sono speso quanto più possibile per la custodia della memoria; fedele, credo, ai suoi intendimenti e forte degli insegnamenti appresi. Con la costituzione del Comitato, diamo avvio, anche per l'eclettismo dei componenti, a un lavoro di attualizzazione più organico e completo di quello che sino ad ora ho svolto da singolo. E la presidenza, che ho accettato con orgoglio, in me echeggia come un punto di partenza nuovo”. Sarà attivo sino al 31 dicembre 2015, ovvero fino al compimento dell’Expo, il cui tema è in stretta relazione con il lavoro intellettuale, etico e giornalistico di Veronelli. Il Comitato non ha fini di lucro e opera sulla base delle adesioni dei sottoscrittori che vorranno condividerne idealità e finalità.
Una restituzione alla militanza e all’impegno che lo hanno visto anticipatore di molte tematiche, oggi di elevato interesse e diffusione sia nazionale sia internazionale, come precisa Alberto Dragone: “Veronelli è stato un vero intellettuale al servizio della terra e dei suoi nobili prodotti, degli agricoltori e dei produttori onesti. Il suo impegno civile e morale, anche da giornalista militante, merita un tributo di riconoscenza. L’ho affiancato per oltre 10 anni come editor, imparando molto dalla sua lezione; mettere assieme questo comitato è stato il mio modo per sdebitarmi”.
Aldo Colonetti rileva: “Considero Veronelli un uomo di visione e attratto, come me, da un’analisi profonda dei processi e dei riti della cultura materiale; una sorta di istrione capace di captare in anticipo i segnali del cambiamento: indizi che solo oggi siamo in grado di ricondurre a un disegno compiuto.”
L’attualità del lavoro svolto da Veronelli è centrale, come spiega Ludovica Amat: “Sono poche le persone che da questo mondo si alzano e vanno via lasciando qualcosa di importante per chi resta. Veronelli è una di queste. Sono qui per mettere in circolo tracce della sua lezione, col cuore alle nuove generazioni, perché cultura è cibo per la mente.”
Il primo impegno del Comitato è curato da Claudio Visentin in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, Spiega Visentin: “Dal mio punto di vista giudico essenziale che ogni percorso di riflessione su Luigi Veronelli cominci da Bergamo, la città d’elezione dove tanta parte della sua vita e del suo pensiero ha messo profonde radici.
Il consiglio direttivo ha affidato la direzione scientifica del Comitato al professor Alberto Capatti, illustre storico di gastronomia, con l’incarico di collocare storicamente e contestualizzare ciò che Veronelli ha realizzato in oltre 50 anni di attività inesauribile, attingendo all’immenso archivio messo a disposizione dagli eredi.
Dal 3 febbraio sarà on line il sito www.decennaleveronelli.it che ospiterà tutte le informazioni di dettaglio e aggiornerà costantemente sulle iniziative future.