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L'iniziativa

Presentata la Guida ai Ristoranti di Sicilia “Stuzzichiamo il lettore a verificare di persona”

22 Luglio 2015
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(Ph Igor Petyx)

Presentazione in grande stile ieri per la terza edizione della  Guida ai Ristoranti di Sicilia del Giornale di Sicilia. La novità di quest’anno, è l’inserimento di 37 pizzerie a fianco dei 128 tra ristoranti e pizzerie recensiti.

Alla presentazione, avvenuta all’ultimo piano dell’hotel San Paolo Palace di Palermo con una vista mozzafiato, erano presenti, oltre a Fabrizio Carrera e Francesco Pensovecchio, curatori della guida, Tiziana Zappulla, neo-presidente della federazione italiana pubblici esercizi di Palermo, Mario Indovina della condotta Slow Food Palermo, Lando Pinzarrone dell’unione europea dei gourmet e Benedetto Romano, presidente onorario Adiconsum Palermo.
“Abbiamo fatto una scelta molto precisa – spiega Pensovecchio – recensendo i locali senza dare voti, ma facendo in modo che i lettori siano incuriositi dai nostri racconti gastronomici e vadano a verificare di persona”.

Per Pensovecchio, “la media dei locali siciliani è buona. Ci sono posti dove si mangia benissimo con 30 euro e posti dove si mangia malissimo pagando anche 70 euro. Il problema è semmai il servizio. Solo in 5/6 locali tra quelli provati, abbiamo trovato un personale competente e discreto, gli altri sono sulla sufficienza”.

“Serve questa sorta di comunicazione delle nostre eccellenze per promuovere i locali siciliani – dice la Zappulla -. Ritengo che questo binomio tra titolari dei ristoranti ed operatori della comunicazione, vada sempre di più rafforzato. Perché spesso tutto rimane rinchiuso fra quattro mura”.

Slow food, per bocca di Mario Indovina, punta ancora sulla qualità delle materie prime, “ma soprattutto sul fatto che il cliente sappia con certezza da dove arriva quel determinato prodotto. Spesso, questa voglia di emergere con la selezione precisa e puntuale delle materie prime ha portato ad una sana concorrenza fra ristoranti che ricercano sempre di più questo o quell’ingrediente da trasformare in specialità del ristorante stesso”.

Pinzarrone, però. punzecchia alcuni titolari di ristoranti: “Non sempre ci troviamo di fronte quello che ci aspettavamo e capita di trovare uno chef non all’altezza della situazione, questo perché manca un’organizzazione. Così i ristoranti dove lavorano gli chef stellati sono delle assolute garanzie, ma molti li abbiamo visti un po’ improvvisati”.

Per Benedetto Romano “deve finire la logica del voto al ristorante. Che tutto venga valutato dai nostri cinque sensi. Lasciamoci guidare dai nostri sensi e leggiamo di meno TripAdvisor, che, per carità, puiò essere un valido aiuto per scegliere un locale, ma sappiamo tutti quanta falsità ci sia dietro. E lo dimostra il fatto che il ristorante inventato e che non esiste è stato giudicato da profili falsi il migliore ed ha scalato le classifiche”.

G.V.

ALCUNE IMMAGINI DELLA PRESENTAZIONE DI IERI – LE FOTO SONO DI IGOR PETYX