di Fabiola Pulieri
Questo weekend in Puglia a Campi Salentina è in corso l'evento “Oltre la vite”.
Una rassegna artistica, culturale ed enogastronomica, un progetto realizzato dall'assessorato alle attività produttive, commercio e agricoltura del comune di Campi Salentina, dalla fondazione “Città del libro”, dall'associazione “Le Corti raccontano” con il patrocinio dell'Unione Europea, della Regione Puglia e agenzia generale del turismo. Nella sala consiliare del Comune di Campi Salentina, ieri pomeriggio si è tenuto il convegno “Il turismo enogastronomico come volano di sviluppo economico per il Salento” al quale hanno partecipato il sindaco Egidio Zacheo, l'assessore alle attività produttive Alfredo Fina, il promotore di Salento wine Tours Francesco Cantoro, il Presidente del Gal Terra D'Arneo Cosimo Durante e il Senatore Dario Stefàno, moderati dall'avvocato Novella Miglietta, esperta di diritto agroalimentare. Dal convegno di ieri è emerso come la Puglia sia diventata ormai punto di riferimento per il turismo italiano e soprattutto enogastronomico e tramite per far conoscere e trasmettere all'estero l'eccellenza italiana. Una risorsa molto importante che nel tempo potrebbe realmente diventare volano di sviluppo economico per il Salento. Il sindaco di Campi Salentina Egidio Zacheo ha sottolineato quanto sia importante fare sistema insieme a tutte le istituzioni locali, nazionali ed estere. “Ancora non riusciamo ad esprimere a pieno le nostre potenzialità, ma abbiamo voglia di fare e dare. Continuando a lavorare con la consapevolezza delle nostre potenzialità, ma anche dei nostri limiti, facciamo del bene a noi stessi e all'Italia” queste le sue parole.
Francesco Cantoro invece, giovane coraggioso che, dopo dieci anni vissuti a Londra a lavorare in enoteche promuovendo i vini di tutta Italia, ha deciso di ritornare in Puglia, ha sviluppato un suo progetto il “Salento wine tours” che è un tour operator nato con l'intento di attirare qui gli stranieri facendo toccare con mano le nostre bellezze così che possano trasferirle anche loro ad altri e creare una strada del turismo Enogastronomo pugliese. “Campi Salentina non è Montalcino, è vero, ma 50 anni fa neanche Montalcino era quella di adesso” ha raccontato Cantoro ed ha proseguito:”Oggi parte il progetto Oltre la vite ricco di degustazioni e con un percorso turistico integrato: arte, turismo ed enogastronomia, noi lo vediamo come l'inizio di un qualcosa che nel futuro ci darà grandi soddisfazioni”.
Cosimo Durante invece, che in questi ultimi anni si è prodigato tantissimo per la sua terra e tramite il Gal ha realizzato grandi opere volte al rilancio turistico e alla crescita del Salento e in particolare della Terra D'Arneo ha detto: “Non siamo fermi, non siamo all'anno zero, anzi, oggi una piccola comunità si muove dimostrando come le buone prassi che noi come Gal terra D'Arneo abbiamo attivato sono state utili e sono un esempio da portare avanti”. Ha anche parlato di agricoltura, fondamentale per lo sviluppo del territorio, ma che da sola non può bastare. Solo attraverso la diversificazione si possono intravvedere frutti dal punto di vista economico, ma anche far crescere comuni e territorio. Durante ha proseguito: “I dati che abbiamo ci dicono al momento che fino alla fine di settembre in Salento è quasi tutto pieno sulle coste, ma anche nell'entroterra. Questo ci rende orgogliosi perché oggi il turista non viene più solo per il mare, ma anche per le nostre bellezze culturali, intenzionato a partecipare ad attività. È necessario mettere in ordine tutte queste cose e dare un senso lineare ad itinerari che in questo territorio hanno molte possibilità: dalla cultura all'arte, dalla religione al cibo, al vino ecc…Abbiamo compreso che bisogna puntare sui diversi fenomeni considerati attrattivi, che richiamano turisti interessati a molteplici attività e bisogna farlo subito. A settembre si riparte con la nuova programmazione del PSR, con gli attrattori culturali che riguarderanno l'agricoltura, il turismo e quest'anno anche la pesca. La Puglia è la seconda regione in Italia per pescato e per lunghezza delle coste e noi dobbiamo farlo diventare un tutt'uno con l'entroterra l'enogastronomia”.
È intervenuto anche l'assessore Alfredo Fina il quale ha affrontato il tema ponendo l'accento sul fatto che ha creduto, con il bando proposto, nei giovani e nei ragazzi che hanno capito che fondamentale per la loro vita non è più la politica ma le proprie capacità personali. “Abbiamo iniziato a credere in un progetto che lega cultura ed enogastronomia e, vedere che nascono associazioni di giovani volenterosi e interessati, che si promuovono sagre e feste e che ci si raccoglie in una Corte per ascoltare i racconti dei paesani, considerati un patrimonio, affinché non vadano perduti, fa pensare che sta cambiando la tendenza di affidare alla politica la capacità di salvare il paese e le aspirazioni personali e la si sta rivolgendo alla propia potenzialità”. E, sempre sulle nuove generazioni ha detto: “L'enogastronomia è un settore in crescita che dobbiamo imparare a coordinare, con delle regole e con una rete di professionisti. I giovani sono le risorse umane sulle quali dobbiamo investire”.
Il convegno è stato concluso dall'intervento di Dario Stefàno che in Salento è di casa e che è noto in Parlamento per essere sempre attivo per la sua Regione e in particolare per ciò che concerne il vino, soprattutto negli ultimi tempi dopo la presentazione insieme al Movimento Turismo Vino e alla Uiv della proposta di legge per agevolare gli operatori del settore enoturistico. Le considerazioni di Stefàno sono state di elogio per la Puglia che si è riappropriata della sua identità nel settore del vino ed è riuscita a creare un nuovo modello di sviluppo. “Con un percorso avviato dieci anni fa” ha detto “oggi i giovani iniziano a ritornare in Puglia dopo gli studi invece di scappare all'estero. Siamo orgogliosi della nostra identità e non promuoviamo più la nostra regione solo con piscine e foto di spiagge, ma con il vino, le masserie, i borghi cittadini”. Il Senatore ha poi raccontato un episodio legato alla sua passata esperienza come assessore regionale e ha detto “Nel 2009 quando sono stato nominato assessore regionale, ho chiesto i numeri della programmazione per capire di cosa stavamo parlando e mi sono reso conto che non disponevamo neanche di un dato. Pensammo allora di creare qualcosa e partire da lì e per la prima volta facemmo il taglio del nastro per la vendemmia, ci creammo una festa” ed ha poi proseguito: “Imbottigliavamo solo il 17% del vino prodotto, il resto lo vendevamo fuori dalla Puglia e anche in questo caso abbiamo deciso di iniziare a programmare che nei successivi 5 anni si arrivasse almeno al 50% dell'imbottigliamento. Nel 2012 siamo arrivati al 65% e siamo rientrati in una dinamica nazionale. In Puglia oggi il 17% dei turisti è motivato dalla Enogastronomia e il 58% di questi va via con l'idea di ritornare. Vuol dire che siamo sulla strada giusta.”
A proposito della legge sulla regolamentazione dell'enoturismo ha detto ai presenti: “In Puglia come in tutte le altre regioni d'Italia gli operatori di enoturismo lavorano nella semi illegalità. La cantina qualificata che fa enoturismo è soggetta a sanzioni fiscali perché non c'è una regolamentazione del settore. In Francia invece sono anni che è regolato il flusso di turisti. L'enoturismo al pari di quello balneare ha una sua specifica identità ed è diventata una priorità, per le cantine e gli operatori del vino, avere una regolamentazione seria”. Ed ha così concluso: “Tutto ciò va normato con leggi nazionali, è necessario individuare un sistema di imposizione fiscale che valga per tutti. Tre sono gli elementi di questa proposta che considero qualificanti: il primo è per chi propone il vino, la possibilità di poter vendere anche il territorio ad esempio con bicchieri fatti artigianalmente e quindi includendo atri settori complementari a quello del vino; il secondo è la proposta per la creazione di un osservatorio sull'enoturismo, da realizzare insieme al ministero dell'agricoltura e dei beni culturali; il terzo elemento è che queste disposizioni si applichino anche all'olio, facendo viaggiare quest'ultimo in modo parallelo al vino”. E' importante, ha proseguito Stefano che tutto ciò si stia diffondendo e stia creando un indotto ed una filiera che dalla sofferenza di un sistema si sta trasformando in una forza per i giovani e per il futuro: “Il terrore è proprio quello di perdere il patrimonio del passato, dei nostri genitori senza trasmetterlo alle nuove generazioni”. La manifestazione Oltre la vite prosegue oggi e domani con educational e visite guidate, degustazioni in cantina, una passeggiata per il centro storico di Campi Salentina finalizzata alla conoscenza più approfondita della città di Carmelo Bene e la partecipazione all'evento Le Corti raccontano che ha come protagonista il paese, ma soprattutto la cittadinanza tutta.