Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'iniziativa

Quando l’amatriciana è solidarietà: tutte le iniziative per i terremotati del centro Italia

25 Agosto 2016
amatriciana amatriciana

La solidarietà passa anche attraverso la tavola. Su Facebook è stata lanciata un'iniziativa di raccolta fondi a sostegno dei terremotati con un appello ai ristoratori. 

Da domani e fino a domenica proprio ad Amatrice si sarebbe dovuto tenere l'annuale sagra dedicata agli spaghetti all'amatriciana che quest'anno festeggiava la 50esima edizione e per questo Paolo Campana, grafico e food blogger, ha lanciato un appello: “Bisogna muoversi veloci. Ci provo. Nei prossimi giorni ci doveva essere una festa e invece… lancio una proposta a tutti gli amici ristoratori. Nei prossimi giorni devolviamo tutti un euro per ogni piatto di amatriciana ordinato e consumato?!”. L'invito è stato subito raccolto e una serie di ristoratori hanno dato la loro disponibilità: un euro lo metteranno i clienti e un altro euro lo metteranno gli stessi ristoratori.

L’INIZIATIVA DELLO CHEF STELLATO
“Happiness is Only Real When Shared” – La felicità è reale solo quando viene condivisa – nessuno può stare bene sapendo che ci sono persone così tanto vicine che versano in grande difficoltà. Non amiamo fare pubblicità sugli aiuti che diamo, ma siamo convinti che “fare bene” sia come un onda, e crediamo fermamente che questa volta per noi sia un atto dovuto essere moltiplicatori di questo messaggio di carità. I Pupi donerà 2 euro per ogni cliente del ristorante sino a fine ottobre. Lo ha fatto sapere lo chef stellato Tony Lo Coco.

UN'AMATRICIANA PER AMATRICE – CONFESERCENTI E ASSOCIAZIONE CITTA' DEL VINO
Un'amatriciana per sostenere la ricostruzione. Anche i ristoratori si impegnano nella solidarietà: nella settimana tra il 12 ed il 18 settembre, in tutta Italia offriranno nel loro menu, in un giorno a loro discrezione, una amatriciana per la ricostruzione. Tutti i clienti che in quella giornata ordineranno il piatto, contribuiranno indirettamente a sostenere la ripartenza delle imprese delle zone colpite: l'importo pagato, infatti, verrà devoluto interamente dai ristoratori in un fondo (IBAN IT 23A 03127 03200 000000015000) finalizzato alla ricostruzione e al sostegno delle attività della ristorazione, del commercio e della ricettività dei comuni di Amatrice, Accumuli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. E' questo l'obiettivo di “Un'Amatriciana per Amatrice”, il progetto di solidarietà messo in campo dagli imprenditori di Confesercenti in collaborazione con l'Associazione Nazionale Città del Vino, che riunisce i 450 comuni a vocazione enogastronomica del nostro Paese, per dare un contributo concreto alla ripartenza delle attività del territorio colpito dal sisma, dalle cui tradizioni è nato uno dei piatti più noti e rappresentativi della cultura e sapienza enogastronomica italiana. L'auspicio è di arrivare a servire oltre 100mila amatriciane. L'iniziativa è aperta a tutti i ristoratori, non solo italiani. Per aderire sarà sufficiente registrarsi online su www.unamatricianaperamatrice.it per ottenere le locandine ed il materiale informativo relativo alla procedura da adottare, in italiano e presto anche inglese.
“Il sisma ha danneggiato centinaia di ristoranti e attività commerciali e ricettive. Spesso piccole e medie imprese storiche, di assoluta rilevanza culturale: la pasta all'amatriciana non è solo il simbolo di Amatrice, ma uno dei piatti più popolari al mondo, che è nato proprio dal saper fare secolare di questo territorio”, spiega Massimo Vivoli, Presidente di Confesercenti Nazionale. “Per questo, insieme a Città del Vino, abbiamo ritenuto che ben rappresentasse lo spirito del progetto, che vuole affiancarsi alle tante iniziative di solidarietà arrivate da tutto il mondo dando un contributo mirato al sostegno degli imprenditori dei comuni colpiti e alla tutela delle tradizioni di cui sono interpreti”.
“Siamo vicini agli abitanti di Amatrice, Accumoli, Arquata, Pescara del Tronto e delle altre zone colpite dal sisma – commenta il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon -. Insieme a Confesercenti stiamo organizzando questa iniziativa di raccolta fondi attraverso una ricetta simbolo del made in Italy: l'Amatriciana, un piatto famoso in tutto il mondo, fortemente identitario, capace di esprimere la cultura di un territorio con la stessa forza evocativa di un vino. L'obiettivo è di sviluppare un progetto nel campo della ristorazione e della gastronomia per ricreare occupazione e dare speranza alla popolazione dei territori colpiti, partendo dall'esperienza positiva del polo agroalimentare del Parco del Gran Sasso, che aveva sede proprio ad Amatrice”.

UN FUTURO PER AMATRICE – SLOW FOOD
In tutto il mondo, attraverso questo piatto simbolo della storia gastronomica di Amatrice, speriamo di poter diffondere anche i valori di solidarietà e condivisione propri della cultura contadina da cui nasce”. Carlo Petrini, presidente di Terra Madre e Slow Food, avvia una campagna di solidarietà per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto e pensare già da oggi al loro futuro.Slow Food aderisce alle iniziative spontanee nate in queste ore in Italia e rilancia “chiamando in causa i ristoratori di tutto il mondo per un anno intero. Speriamo in questo modo che l’attenzione non svanisca e vada oltre l’onda emotiva del momento: superiamo l’emergenza e iniziamo già da oggi la ricostruzione. Chi ha vissuto questo dramma deve poter ritrovare la normalità il prima possibile, i fondi destinati devono essere durevoli e la raccolta costante”. Con Un futuro per Amatrice (#unfuturoperamatrice) chiediamo ai ristoratori di tutto il mondo di inserire in carta il piatto simbolo della città colpita e di tenerlo per almeno un anno. E ai clienti chiediamo di sceglierlo. Per ogni amatriciana consumata verranno devoluti due euro, uno donato dal ristoratore, uno dal cliente. I fondi raccolti saranno direttamente versati al Comune di Amatrice. Intanto, nell’immediato, l’invito è di scegliere i prodotti alimentari e agricoli che arrivano dalle aree colpite per sostenere l’economia locale. La rete internazionale di Slow Food si è già messa all’opera per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere quante più adesioni possibili.
 
L’iban del Comune di Amatrice per il versamento è: IT 28 M 08327 73470 000000006000
Causale: Un futuro per Amatrice

UN EURO PER RINASCERE – CONSORZIO PARMIGIANO REGGIANO
Il Consorzio e i caseifici del Parmigiano Reggiano si mobilitano a favore delle popolazioni dell'Italia centrale colpite dal terremoto del 24 agosto.
Dopo l'immediato invio (avvenuto ieri) di prodotto da utilizzare nelle mense allestite dalla Protezione Civile, numerosi caseifici, infatti, hanno già aderito alla proposta dell'Ente di tutela di destinare ai terremotati un euro per ogni chilogrammo di Parmigiano Reggiano venduto negli spacci aziendali.
L'intervento, denominato “Un euro per rinascere”, si protrarrà fino al 31 dicembre prossimo e, seppure con una diversa destinazione, replica l'operazione che nel 2012 consentì di raccogliere centinaia di miglia di euro a favore dei caseifici dell'Emilia e del mantovano colpiti dal doppio sisma del 20 e 29 maggio.
“Siamo vicini nel dolore e nella solidarietà – sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi – alle popolazioni del Centro Italia drammaticamente colpite dal terremoto. Pensando alle vittime, alle loro famiglie, alle tragedie personali e collettive, ci sentono colpiti come quattro anni fa, quando il sisma devastò tanta parte del nostro territorio e tanti caseifici (37, con danni economici per oltre 100 milioni di euro) spezzando vite, distruggendo case e storie di lavoro”.
“Siamo rinati – prosegue Bezzi – grazie all'aiuto di milioni di persone e alla solidarietà di ogni caseificio nei confronti di chi era stato colpito. Siamo rinati per aiutare a rinascere, ed è a questo che oggi ci sentiamo chiamati”.
Il Consorzio ha già aperto anche un conto corrente sul quale tutti i caseifici possono effettuare versamenti a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, mentre l'operazione “Un euro per rinascere” partirà all'inizio della prossima settimana, quando i caseifici aderenti riceveranno gli appositi bollini da applicare sul prodotto confezionato e venduto proprio per i fini solidali.
“La risposta da parte dei nostri caseifici – sottolinea il presidente Bezzi – è stata immediata e molto significativa, nella consapevolezza che il lavoro dei nostri allevatori, delle strutture di trasformazione e del personale di caseificio andrà a beneficio di chi ha perso tanto, affinchè non perda la speranza di una rinascita che è stata possibile per le donne, gli uomini e i caseifici del Parmigiano Reggiano e deve essere possibile per tutti”.
Nell'esprimere vicinanza e solidarietà alle popolazioni di Amatrice, Accumuli, Pescara del Tronto e di tutti i paesi devastati dal terremoto, il Consorzio del Parmigiano Reggiano informa che l'elenco dei caseifici aderenti all'iniziativa “Un euro per rinascere” sarà costantemente aggiornato sul sito www.parmigianoreggiano.it

C.d.G.