Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'iniziativa

Terra Matta, la sfida tra i giovani cuochi

04 Marzo 2014
terra_matta_show_cooking terra_matta_show_cooking

Sfidanti provenienti dagli istituti alberghieri di tutta la Sicilia hanno gareggiato fino all’ultimo giro di cucchiaio per aggiudicarsi il primo posto del concorso regionale “Show Cooking terra matta” a Chiaramonte Gulfi.

 La sfida “live” ha visto fronteggiare i giovani cuochi selezionati, di fronte ad una giuria di esperti con a capo il pluripremiato chef Claudio Ruta. Soli trenta minuti a disposizione per la preparazione di un piatto che per regolamento doveva essere interamente elaborato sul posto e  contenere gli elementi-principe del territorio: il suino nero degli Iblei, l’olio di oliva Dop Monti Iblei sottozona Gulfi e le conserve della tradizione chiaramontana. Andrea Licita e Samuele Denaro da Ispica hanno raggiunto il podio della categoria antipasti con l’arancino di riso al ragù di maialino nero degli iblei, ricotta e ragusano su fonduta di ciliegino e pesto di “sanapu” all’olio extravergine Dop.

Il primo posto per la sezione primi piatti è stato aggiudicato invece da Valerio Mallia e Fabio Pluchino da Modica vincenti grazie alla preparazione di ravioli di maialino nero ragusano e assoluto di mandorla. Infine i primi classificati per la categoria dei secondi piatti, Francesca Rizzo e Giuseppe Bellina da Ragusa, con un colorato piatto ispirato al carnevale, il tronchetto di maialino nero con cuore fondente di tonda dei nebrodi cavolfiore verde siciliano capuliato dressage. L’iniziativa è nata dalla sinergia del Consorzio Chiaramonte promozione e sviluppo territoriale con l’istituto Alberghiero Principi Grimaldi.

L’obiettivo con cui nasce “Terra Matta show cooking”, è quello di valorizzare le “3 T” del comune chiaramontano: Talenti (le eccellenze enogastronomiche e i promettenti cuochi delle scuole alberghiere) – Territorio (promozione del comune attraverso le peculiarità che lo caratterizzano) –“Terra Matta” (best seller di Vincenzo Rabito, divenuto simbolo identitario per la comunità di Chiaramonte).

“E' una scommessa – dice il sindaco Vito Fornaro –  che abbiamo voluto incastonare nella consolidata tradizione del Carnevale. E' un modo per ribadire, ancora una volta, come il nostro centro montano si contraddistingua per la qualità e la varietà dell'offerta gastronomica, potendo contare su una produzione agroalimentare dispessore, in grado di garantire ai visitatori un'offerta che, nello scenario regionale, ha pochi concorrenti”. Lo testimonia anche il riconoscimento ottenuto nel 2013 dalla rivista Best in Sicily che ha decretato Chiaramonte Gulfi come miglior comune per l'offerta enogastronomica sul territorio siciliano.

Dalila Salonia