Susanna Tamaro, Giobbe Covatta, Maite Carpio
Una task-force contro lo spreco alimentare.
Un gruppo di personalità e personaggi istituito dal Ministero dell’Ambiente porterà avanti iniziative e attività con l’obiettivo di far recuperare all’Italia tonnellate di cibo che provengono dall’agroindustria, dal commercio e dalla distribuzione. Un solo anno si potrebbero salvare ben 2,3 milioni di cibo.
“Sprecare il cibo è un oltraggio all'uomo e all'ambiente – ha detto il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando – Nel nostro Paese i numeri sono inaccettabili. Secondo il Rapporto 2013 sullo spreco domestico dell'Osservatorio waste watcher ogni famiglia italiana butta in media circa 200 grammi di cibo la settimana: il risparmio complessivo possibile ammonterebbe a circa 8,7 miliardi di euro. La strategia per contrastare lo spreco alimentare è parte integrante del Piano nazionale di prevenzione dei rifiuti, presentato in ottobre, e si inserisce anche nel filone delle iniziative che il ministero dell'Ambiente legherà all'Expo2015 di Milano”.
La squadra che interverrà in prima linea in questa campagna è composta da: il ricercatore Vincenzo Balzani, la regista Maite Carpio, l'attore Giobbe Covatta, la scrittrice Susanna Tamaro e Robert Van Otterdijk team leader di Save food della Fao. A coordinare il gruppo sarà Andrea Segrè, fondatore e presidente di Last minute market. Proprio in base ai monitoraggi di quest’ultima, società spin-off dell'Università di Bologna in un anno si potrebbero recuperare in Italia 1,2 milioni di tonnellate di derrate che rimangono sui campi, oltre 2 milioni di tonnellate di cibo dall'industria agro-alimentare e più di 300 mila tonnellate dalla distribuzione.
“Dobbiamo cominciare a combattere con serietà e concretezza – dichiara ancora in una nota Orlando – prevenirlo non è soltanto un'occasione da cogliere per redistribuire risorse a chi ne ha più bisogno ma rappresenta anche un modo per combattere lo sperpero inutile di risorse naturali, tra cui terra, acqua ed energia, utilizzate nei diversi anelli della filiera”.
Saranno convolti tutti gli attori della filiera agroalimentare, le catene della grande distribuzione organizzata, associazioni dei consumatori, istituzioni, organizzazioni internazionali, università ed enti di ricerca pubblici e privati, associazioni ambientaliste, rappresentanti del terzo settore ed enti di assistenza. Insieme in una Consulta elaboreranno proposte e buone pratiche per ridurre gli sprechi di cibo e la produzione di rifiuti. “La Consulta darà vita agli stati generali di prevenzione dello spreco – addetto Sagrè- saranno convocati entro il mese di gennaio. In questa mobilitazione sarà anche istituita una Giornata nazionale contro lo spreco alimentare in sintonia con il Protocollo mondiale contro lo spreco del World resource institute e con la richiesta dell'Europarlamento di istituire l'Anno europeo contro lo spreco alimentare. Possibilmente già nel 2015, in coincidenza con l'Expo”.