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L'iniziativa

Vino italiano in Russia, i report del trade presente all’evento btob di Vinitaly International in corso oggi e domani a Mosca

25 Novembre 2013
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Da poche ore allo Swissôtel Krasnye Holmy di Mosca si sono accesi i riflettori sull’Italia del vino. 

In scena l’evento organizzato da Vinitaly International con il sostegno dell’ambasciata Italiana e che si concluderà domani, tappa importante del ciclo di incontri BtoB organizzati nei mercati di riferimento, dagli Usa alla Cina. Ha preso il via l’intenso programma articolato in incontri, wine tasting con ben 11 master class per presentare al trade, ad operatori del settore e alla stampa specializzata i territori e le eccellenze enologiche del Paese.

La squadra di Vinitaly International capitanata da Stevie Kim è in piena frenesia, al lavoro, e sta dando anche l’opportunità di seguire in diretta lo svolgimento dell’evento sulla nuova piattaforma ufficiale on line e sui social network. Interessanti gli highlights sul vino italiano nel mercato russo forniti dal canale you tube di Vinitaly International. In questi contributi video, protagonisti del trade e fonti istituzionali confermano il momento felice che stanno vivendo le etichette del Bel Paese in Russia. Due gli elementi chiave che stanno determinando l’accorciamento della distanza tra l’Italia e la Francia, che presidia da anni il Paese: l’offerta di un miglior rapporto qualità/prezzo e il sostegno dato dai ristoranti italiani. Quest’ultimo, infatti, è il canale che attualmente in misura maggiore sta facendo crescere l’appeal del vino italiano educando i consumatori. Un fronte che fa cordata per promuovere il Made in Italy, molto forte e presente tra l'altro territorialmente. Come rivela Dmitry Pinski, managing director di DP. Trade. “Nella sola Mosca ci sono più di un centinaio di ristoranti italiani contro una decina di ristoranti francesi”. Uno zoccolo duro che sostiene l’export delle cantine italiane, ultimamente in continua crescita.  A settembre e ad ottobre, come riporta Pinski, le vendite sono aumentate dal 15 al 17 % rispetto al 2012 dopo la brusca frenata di agosto in cui si sono registrate le peggiori performance rispetto allo stesso periodo negli anni precedenti. Il futuro in questo mercato è più che roseo, assicura Valery Filatov, general director di Jsc United Distributors. Perché la partita la si sta giocando soprattutto sulla qualità. “E’ aumentata molto negli ultimi anni. Ed è anche aumentato in generale il prezzo medio, questo significa che i russi hanno interesse per i vini seri, premium – ha detto anche Irina Fomina, presidente di Mgb Impex – Attualmente l’Italia occupa il terzo posto dopo la Francia e la Spagna – aggiunge – e speriamo che salga al numero due”.  La fiducia nell’Italia insomma è tanta ma ci sarà sempre più spazio solo per chi lavora in modo serio perché il mercato russo è diventato oramai maturo,  come ha precisato Maurizio Conz, wine broker: “La compessità e la varietà del vino italiano stanno aumentando, stiamo prendendo quote ad altre nazioni straniere – ha detto -. Sicuramente oggi gli importatori avendo la situazione stabile tentano di essere molto più attenti nelle loro scelte, non sono disponibili in modo facile a nuovi inserimenti, stiamo parlando di un mercato arrivato alla sua maturazione e quindi serietà, volontà e qualità del vino che si propone diventano fondamentali – e ribadisce -. Chi compra vini è più preparato rispetto ad anni fa. Lo spazio c’è ma per chi è serio in tutti i punti della filiera dal prezzo, alla costruzione, alla commercializzazione, all’importazione”.  

I passi avanti fatti dal comparto del vino italiano in questo mercato sono strettamente legati ai programmi di promozione che ora più che mai devono vedere insieme e collaborare enti, istituzioni e realtà come Vinitaly. Lo ha detto ai microfoni International Acilio Rizzello, vicedirettore dell'Ice, riferendosi proprio al ruolo, diventato centrale, delle iniziative btob promosse da Vinitaly International. “E’ importante questo sistema – ha dichiarato -. Bisogna continuare su questa strada”, puntando sulla qualità, sulle storie delle aziende, su cultura, tradizione e innovazione. Riportando il contributo di Filatov: “Oggi l'Italia è uno dei Paesi che sta promuovendo il proprio vino nel modo più efficiente”. 

Live, dalla capitale russa, nel tram tram dell'organizzazione la managing director di Vinitaly International Stevie Kim ci dà un primo commento, davvero a caldo, sull'evento in corso: “Quest'anno è la decima edizione di Vinitaly qui a Mosca ed è diventato oramai un appuntamento più che consolidato per noi. È stata data forte importanza alla parte educational con diverse offerte di degustazioni guidate. Inoltre, in questa edizione c’è un maggior controllo delle credenziali dei partecipanti, abbiamo dato più importanza alla qualità del visitatore piuttosto che alla quantità”. Ci sono davvero tutti gli operatori più importanti del mercato russo ad affollare i banchetti e a partecipare ai wine tasting nelle sale del Swissôtel Krasnye Holmy. “Vinitaly Mosca è un evento che si affida alla forte collaborazione degli importatori – aggiunge la Kim – Infatti molti dei key players del mercato del vino in Russia sono oggi presenti a fianco ai nostri produttori italiani. La loro partecipazione è importantissima perché sono loro stessi i primi ad essere coinvolti nella promozione del vino italiano nel territorio”.


Di seguto i link dei video
http://www.youtube.com/watch?v=zvBs0antVt0&list=PLsNHqhkQUHR2fUnK9ehS5RmGQDq0VOKf9
http://www.youtube.com/watch?v=d4NG2nQpsys&list=PLsNHqhkQUHR2fUnK9ehS5RmGQDq0VOKf9
http://www.youtube.com/watch?v=vPq0cnPaBQw&list=PLsNHqhkQUHR2fUnK9ehS5RmGQDq0VOKf9
http://www.youtube.com/watch?v=t2hjeNwaLsc&list=PLsNHqhkQUHR2fUnK9ehS5RmGQDq0VOKf9
http://www.youtube.com/watch?v=xWmBxoVL3Ao&list=PLsNHqhkQUHR2fUnK9ehS5RmGQDq0VOKf9

M.L.