È scomparso Santo Castronovo, patron di Don Ciccio a Bagheria, uno degli osti più famosi di Sicilia. Aveva 89 anni. Interprete rigoroso delle tradizioni culinarie della Sicilia occidentale e della sua città in particolare, la sua trattoria è stata ed è ancora oggi una istituzione, un riferimento assoluto per ogni appassionato del mangiare siciliano. Sino a poco tempo fa non era difficile imbattersi con lui in una conversazione su ricette, varianti, ingredienti, stagionalità, ricordi e abitudini alimentari.
Ad aprire la trattoria nel 1942 a due passi dalla stazione ferroviaria è stato il padre, per l’appunto Don Ciccio. Poi il trasferimento in altra sede e dal 1996 nei locali di via del Cavaliere dove oggi alla guida di questa trattoria ci sono i figli di Santo, Francesco e Salvatore.
Da “Don Ciccio” il menu è quello di sempre. Dall’uovo sodo e zibibbo per ogni avventore che prende posto tra i tavoli con la tovaglia a quadretti in un ambiente volutamente vintage per poi passare ai primi (un must la pasta con sarde il piatto più amato da Santo Castronovo ma rigorosamente in versione bagherese, ovvero con più acciughe e meno finocchietto e il concentrato di pomodoro). E poi i secondi dagli involtini al braciulunidi carne o alle sarde a beccafico. Eancora i dolci classici. Da “Don Ciccio” in oltre 80 anni di storia sono passati attori, attrici, politici, vip di vario genere e bagheresi di fama come il regista Giuseppe Tornatore o il pittore Renato Guttuso o il fotografo Ferdinando Scianna. Impossibile non sedersi e deliziarsi con i piatti di “Don Ciccio”. Un personaggio e una trattoria diventati anche un modello per tanti giovani chef alle prese con i primissimi apprendimenti della cucina tradizionale. Sua anche l’idea di restare chiusi la domenica. Non solo il giorno giusto per riposarsi ma anche probabilmente per evitare comitive rumorose, gli avventori della domenica, per l’appunto.
I funerali si terranno venerdì 24 ottobre alle 10.00 presso la chiesa di Sant’Antonio a Bagheria.
Alla famiglia Castronovo le condoglianze della redazione di Cronache di Gusto.