Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 4 del 12/04/2007

DIARIO GOLOSO: Berlino, capitale multietnica della gastronomia

12 Aprile 2007
Un cocktail bar di Berlino Un cocktail bar di Berlino

Viaggio in due puntate tra i ristoranti e gli alberghi di una delle più importanti città europee. Dai ristoranti esclusivi degli alberghi a cinque stelle al divertente KaDeWe, dove si può pranzare “spiando” lo chef

 

“Der Feinschmecker”, la rivista tedesca di settore più autorevole in materia, gli ha dedicato meno di un mese fa un opuscolo di settanta pagine. Di fronte a una giungla interminabile di hotel, ristoranti, cafè, bistro, winebar, ne ha selezionati 200 di alto livello per classe e qualità dell’offerta.

Tra i migliori figurano il Ritz-Carlton, il Regent Berlin, l’Adlon Kempinski, il Westin Grand, il Grand Hyatt, il Radisson SAS, il Mandala e, ultimo nato, il Rocco Forte Hotel de Rome. Splendido per i vetri fino ai pavimenti l’Arcotel Velvet (www.arcotel.at). In casa, cocktail bar notevole e buon wine-bistro Lutter & Wegener. Inconfondibile il design del Kudamm101 (www.kudamm101.com), sulla cui terrazza in molti vanno solo per la colazione; interessante anche il Q! (www.loock-hotels.com/hotelq/), citato nelle riviste di architettura per i suoi ambienti fluidi. Essenziale e accattivante il Lux11 (www.lux11.de), con annesso il ristorante Shiro-i-Shiro, di impronta franco-asiatica-italiana. Un piccolo idillio di idee biocompatibili, sostenibili, romantiche e venate di modernariato: il Bleibtreu (www.bleibtreu.com). Chi non bada a spese potrebbe scegliere il lussuoso Mandala Hotel (www.themandala.de), proprio a Potsdamer Platz. Annesso il Facil, tra i ristoranti più quotati di Berlino. Prenotando con buon anticipo bastano comunque 155 euro per la doppia.

Chi vuole andare sul sicuro scelga l’Alexander Plaza (www.hotel-alexander-plaza.de), comodo, centrale, elegante e a gestione familiare. Ottimi i prezzi. Esemplare per rapporto qualità-prezzo anche il Quentindesign Hotel, un buon quattro stelle a 75 euro per la doppia. Centralissimo e nuovo fiammante il Meliá Berlin (www.solmelia.com), con bella vista sulla Sprea e leggero tocco spagnolo. Chi soffre lontano da casa può optare per il rassicurante, anche nel design, Jolly Vivaldi (www.vivaldi.jollyhotels.de), a pochi metri dal Parlamento. Punta di diamante dell’hotellerie berlinese, l’Adlon Kempinski, cinque stelle di lusso con vista sulla Porta di Brandeburgo (www.hotel-adlon.de).

Se parliamo di ristoranti da gourmet in chiave fusion-internazionale, la competizione più forte si gioca nei grandi hotel. Sono proprio loro a ospitare i ristoranti stellati più famosi: il Facil al Mandala, l’Hugos all’Intercontinental, il Quadriga al Brandenburger Hof, il Quarré al Kempinski, il Vox all’Hyatt, il First Floor al Palace, il “44” allo Swissôtel, il Fischers Fritz al Regent, il Vitrum al Ritz-Carlton. Tutti cinque stelle con ristorante in competizione diretta.

Tralasciando i super hotel, l’offerta gastronomica più interessante appartiene alla fascia minore: qualità eccellente a prezzi contenuti. I prezzi, in media, sono più bassi del 30% rispetto all’Italia. Nota pratica: nei bistrot e nei ristoranti normali si fuma, e per alcuni può essere una tortura. Nel dubbio, verificate al telefono se esistono sale separate.

Una delle proposte gastronomiche più divertenti arriva dal KaDeWe (www.kadewe-berlin.de), acronimo di Kaufhaus des Westens, il grande magazzino sulla Ku’damm, persino più grande di Harrods a Londra e simbolo dell’Occidente durante la Guerra Fredda. Il sesto e il settimo piano sono un trionfo di specialità da tutto il mondo con punti cottura a vista. È così grande che ci si perde. Si può mangiare seduti oppure restare in piedi, quasi affacciati sulla cucina. Da provare l’angolo del pesce “Mare del Nord”: coppa gigante di gamberi bianchi in salsa rosa, baguette croccante e un calice di Riesling renano di Wegeler Erben, facile e beverino. Spesa 12 euro tutto compreso. L’enoteca, a pochi passi, merita una visita.

Per gli appassionati di vino, a qualche isolato dal KaDeWe, segnalo l’enoteca Wein & Glas (www.weinundglas.com/), piccola ma ricca di bottiglie notevoli, soprattutto Riesling.

Per chi cerca un’atmosfera più eccentrica propongo Spindler & Klatt (www.spindlerklatt.com). La terrazza corre lungo la Sprea, l’interno è un hangar bianco e nero dal design curato, luci soffuse e letti pieni di cuscini al posto dei tavoli. Prenotate sempre, soprattutto il sabato. La serata si prolunga con il disco-club. La cucina propone pochi piatti, ben eseguiti. Interessanti anche le proposte del VAU (www.vau-berlin.de, Jägerstr. 54/55, Tel. 030-2029730), celebre per piatti creativi come il risotto al sanguinaccio e radicchio.

Per chi ama la cucina asiatica, il Panasia è un luogo ideale (www.panasia.de, Rosenthaler Str. 38, tel. 030.27908811): musica lounge, atmosfera rilassata, bel giardino, a due passi dai cortili degli Hackesche Höfe. Sempre lì, tra i cortili, c’è Oximoron, discreto bistro-pub con ottimi club sandwich.

Margaux è tra i ristoranti più quotati di Berlino (www.margaux-berlin.de, Unter den Linden 78, ingresso da Wilhelmstr., tel. 030.22652611). Pubblico e guide concordano: Michael Hoffman è uno dei migliori chef della città. L’offerta del RUTZ – Weinbar (www.rutz-weinbar.de, Chausseestr. 8, tel. 030.24628760) guarda alla cucina italiana e vanta una carta dei vini di grande interesse. È tra i miei preferiti.

Di ispirazione franco-tedesca il dinamico Borchardt (Französische Strasse 47, Tel. 030.20387110), arredi anni Quaranta, panche in cuoio rosso scuro, marmo e tovagliato bianco. Frequentato da VIP e personalità: non è raro incontrarvi parlamentari o la cancelliera.

Shiro I Shiro (www.shiroishiro.com, Rosa-Luxemburg-Str. 11, tel. 030.97004790), il “Castello Bianco”, è il nuovo Design-Lounge-Restaurant & Café dell’hotel Lux11. Molto frequentato. Lo chef lavora su una cucina creativa euro-asiatica-francese, già apprezzata in un altro locale berlinese, il “44”. Si può iniziare con un aperitivo da Monsieur Vuong, alla Alte Schönhauser Straße 46, e poi proseguire da Shiro.

Di impronta tedesca il Bieberbau (www.bieberbau-berlin.de, Durlacher Strasse 15, tel. 030.8532390). Lo scivolone verso il fusion è sempre in agguato, ma resta un luogo affidabile e dai prezzi onesti.

Restando nel mondo mitteleuropeo, segnalo Aigner (www.aigner-gendarmenmarkt.de, Französische Str. 25, Tel. 030.203751850): bistrot-ristorante in stile tedesco-viennese, affacciato su una delle piazze più belle d’Europa. Molto frequentato dal mezzogiorno in poi. Dello stesso proprietario l’Altes Zollhaus, la “Vecchia Dogana”, con cucina tipica tedesca.

Otto Pfeiffer ha un carattere tutto suo. Nel suo Oki (Oderberger Str. 23, Tel. 030.49853130) un giorno trovate sushi giapponese, il giorno dopo alta cucina tedesca. Locale semplice e buono.

Un trucchetto per entrare in Parlamento e vedere Berlino dalla famosa cupola di vetro è prenotare da Käfer (www.feinkost-kaefer.de, Platz der Republik, tel. 030.22629933). Vista bella, quasi romantica, cucina raffinata quanto basta. Chiedete un tavolo con vista.

A Kreuzberg, lungo il Landwehrkanal, Horváth (www.restaurant-horvath.de, Paul-Lincke-Ufer 44, tel. 030.61289992) propone una buona cucina di pesce con spunti creativi e ottimo rapporto qualità-prezzo. Ha anche un piccolo giardino sul canale.

Per gustare qualche piatto della tradizione berlinese, Refugium (www.refugium-bln.de, Gendarmenmarkt 5, Tel. 030.2291661), elegante e confortevole. Se non convince, entrate da Lutter & Wegener, lì accanto.

Desiderate un locale d’atmosfera con cucina internazionale? Maxwell (www.mxwl.de, Bergstrasse 22, Tel. 030.2807121) è adatto. L’edificio con giardino è così particolare da essere tutelato.

A chi ama l’esotico propongo Mr. Hai and Friends (www.mrhai.de, Savignyplatz 1, tel. 030.37591200), stile Asia-Mix con inflessioni vietnamite.

E per chiudere, un’icona berlinese: la Currywurst. La leggenda vuole che sia nata da Konnopke’s (konnopke-imbiss.de), sotto il ponte della sopraelevata della metro Eberswalderplatz. Con 1,50 euro ci si concede la salsiccia più famosa della città, tradizionalmente a tocchetti nel ketchup con curry, oppure intera. Una buona parte dei berlinesi – e non solo – preferisce però Biers195 (Kurfürstendamm 195, U-Adenauerplatz), aperto fino a tarda notte e considerato da molti imbattibile per qualità e sapore.

Francesco Pensovecchio

(1. continua)