Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 102 del 26/02/2009

LA GUIDA Agricoltura rosa

26 Febbraio 2009
copertina copertina

LA GUIDA

La Cia ha realizzato “L’altra metà della terra”, una pubblicazione che racconta 69 storie di imprese siciliane tutte al femminile

Agricoltura rosa

Il territorio siciliano raccontato attraverso le storie donne imprenditrici che hanno fatto dell’agricoltura la propria missione. Dall’agriturismo alla produttrice di miele, passando attraverso caseifici, vino e olio piccole storie di 69 aziende raccolte in “L’altra metà della terra”, la guida realizzata dalla Cia, dall’associazione Donne in campo, da Turismo verde, con la collaborazione dell’assessorato regionale all’Agricoltura.


C’è l’Azienda agricola Calafato di Villalba nel cuore delle campagne del Nisseno, dove Maria Rita Calafato si è specializzata nella coltivazione di legumi, origano e mandorle, c’è Piergrazia Licandro che ha ereditato Apistacchicola dal padre Agatino e dalla madre Agata Giovanna, che hanno sempre riprodotto le vecchie ricette dei nonni, preparando per uso casalingo il sapone, il pane e i biscotti, le marmellate, le mostarde che racchiudono i sapori semplici e unici di una volta. Poi c’è Grazia Invidiatata con la sua avventura nata per passione, dopo tante prove da parte di questa imprenditrice-casara che ha deciso di mettere a frutto così la sua laurea in Agraria, grazie alla quale aveva già avviato uno studio di consulenza proprio a Collesano, sulle Madonie, in provincia di Palermo.
“L’imprenditoria femminile in agricoltura – scrive nella presentazione del libro Carmelo Gurrieri, presidente regionale della Cia siciliana – è oramai una significativa realtà che non può essere né ignorata né tantomeno minimizzata soprattutto alla luce del fatto che in questi anni la crescita delle aziende agricole a conduzione femminile è andata in controtendenza rispetto al calo costante delle imprese agricole nel loro complesso. In Sicilia, infatti, dal 2000 al 2007, sono scomparse oltre 50 mila aziende agricole”.
Le aziende inserite nella guida sono in tutto 69, la parte del leone la fa Palermo e la sua provincia con quindici imprese agricole, quattordici a Siracusa, nove ad Agrigento e Catania, sette a Caltanissetta, sei a Trapani, cinque a Messina, tre ad Enna, una a Ragusa. D’altra parte l’Italia ha il primato europeo per numero di donne alla guida di imprese agricole: nel 2008 sono risultate a 267 mila e rappresentano circa un terzo del totale (quasi 950 mila) delle imprese nazionali di questo tipo. È proprio l’agricoltura infatti il settore dove la presenza femminile fa registrare tra i livelli più elevati di presenza al vertice gestionale. Sul totale di 1,2 milioni di donne imprenditrici, ben il 32,5% si trova nel commercio, il 21% in agricoltura e solo l’11% nelle attività manifatturiere. Seguono attività immobiliari, servizi pubblici, alberghi e ristorazione.
La pubblicazione è stata curata da Angela Sciortino, presidente di Donne in Campo, un’associazione che fa capo alla Cia: “Di recente il ruolo della donna nell’impresa agricola s’è arricchito dei cosiddetti ‘public goods’, cioè i beni sociali o comuni che non possono essere scambiati sul mercato perché immateriali, ma che per coloro che direttamente o indirettamente ne usufruiscono hanno un grande valore. In quest’ambito rientrano l’attenzione per la qualità e la salubrità degli alimenti; la sensibilità verso l’ambiente; la capacità di conservare e trasmettere le tradizioni locali; la naturale propensione per attività di relazione verso bambini e anziani; l’amore per la cucina; la conoscenza delle tecniche di conservazione degli alimenti, e tanto altro ancora. Tutto questo – continua Sciortino – rende le imprese femminili vocate naturalmente alla multifunzionalità e nell’ambito di questa alla valorizzazione delle produzioni tipiche e tradizionali all’interno dei territori in cui queste si realizzano, ricostruendo o rinsaldando il vecchio legame tra la gente di città e quella di campagna, tra il produttore e il consumatore”.
 

Agata Polizzi