Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 116 del 04/06/2009

IL BILANCIO Cantine aperte, boom di stranieri

04 Giugno 2009
cantina cantina

IL BILANCIO

In Sicilia la rassegna condizionata dal maltempo ma sono stati molti i partecipanti all’iniziativa. In Abruzzo 40 mila presenze nelle 39 aziende aderenti alla manifestazione del Movimento Turismo del Vino

Cantine aperte,
boom di stranieri

Le piogge dello scorso weekend hanno influito anche sulla diciassettesima edizione della manifestazione “Cantine aperte”, che si è svolta proprio fra il 31 maggio ed il 2 giugno. In questi giorni i produttori associati al Movimento Turismo del Vino (in Sicilia sono sedici) hanno aperto le loro aziende al pubblico, hanno organizzato guide all’interno dei loro vigneti e svelato una parte dei segreti delle loro cantine.

“Poteva andare sicuramente meglio – ha dichiarato  Elizabeth Scilio, presidente regionale per la Sicilia del Movimento turismo del Vino -. Le piogge hanno sensibilmente influito sulle visite che sono diminuite rispetto allo scorso anno. Nella mia cantina, ad esempio, – continua – ci sono state un centinaio di visite in meno: 350 a fronte delle 450 dello scorso anno”. Tutto sommato, comunque cantine come Donnafugata hanno ricevuto 500 visite mentre Etnawine 150.
 
“E’ necessario – dice il presidente Scilio – lavorare per migliorare l’offerta e sensibilizzare il pubblico. Per l’anno prossimo cercheremo, infatti, di attirare più persone cercando anche di aumentare il numero di cantine aderenti all’iniziativa”. Anche nel resto d’Italia a causa del maltempo alcune cantine hanno dovuto cancellare o rimandare le iniziative all’’aperto.
 
Una sorpresa arriva invece dall’Abruzzo: qui si è verificato un successo inaspettato dell’iniziativa che ha dimostrato la vitalità della regione e la volontà del pubblico di favorire anche attraverso l’enoturismo la ricostruzione dopo il terremoto. Le 39 cantine aderenti, infatti, hanno registrato circa 40 mila presenze, di cui la maggior parte proveniente dalle regioni limitrofe.
 
“Un dato interessante di questa edizione di Cantine Aperte – sostiene la presidente del Movimento Turismo del Vino, Chiara Lungarotti – è che i turisti del vino non arrivano in cantina per caso, ma anzi organizzano la visita nei minimi dettagli, essendo realmente interessati alla cultura del vino. Anche per questo, malgrado il tempo non sia stato dalla nostra parte, i visitatori non sono mancati e i produttori sono molto soddisfatti. Confermata, dunque, la tendenza ad un target giovane di enoturisti consapevoli (25-35 anni), con una netta e attenta presenza femminile”.
 
Se in alcune regioni, come Basilicata, Campania, ma anche Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Lombardia, si è registrato addirittura un leggero aumento delle presenze complessive, in generale, il dato più rilevante riguarda la provenienza dei visitatori. Quest’’anno infatti, molti turisti sono arrivati da fuori regione e sono aumentati gli stranieri tedeschi e inglesi in prevalenza ma anche qualche statunitense. 

Piera Zagone