Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 123 del 23/07/2009

LA RICERCA Decaffeinato toccasana

23 Luglio 2009
caffe caffe

LA RICERCA

Secondo uno studio del ricercatore dell’Università di Palermo Silvio Buscemi, la bevanda migliora il funzionamento delle cellule che rivestono le arterie

Decaffeinato toccasana

Il decaffeinato fa bene alla salute. Anzi, per essere precisi, può migliorare il funzionamento delle cellule che rivestono le arterie e da cui dipende l’insorgenza di molte malattie cardiovascolari.

È quanto emerge dallo studio del ricercatore presso il dipartimento di medicina interna e malattie cardiovascolari dell’Università di Palermo, Silvio Buscemi, pubblicato sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition.
Lo studio di Buscemi ha rivelato “favorevoli effetti cardiovascolari” del caffè decaffeinato. In pratica, ad un gruppo di soggetti sani sono state fatte assumere in due diverse occasioni una o due tazzine di caffè decaffeinato e nell’ora seguente sono state valutate le variazioni della funzione endoteliale. L’endotelio costituisce lo strato di rivestimento interno delle arterie ed un suo alterato funzionamento è alla base della malattia aterosclerotica e delle malattie cardiovascolari. Questa alterazione nota come disfunzione endoteliale si associa, tra l’altro, ad eventi quali infarto miocardico ed ictus. I ricercatori hanno rilevato che nell’ora successiva all’assunzione del caffè decaffeinato si osserva un significativo miglioramento (di circa il 25%) della funzione endoteliale, aumento che raggiunge il 45% circa dopo la concomitante assunzione di due tazzine di caffè espresso decaffeinato.
“Si tratta – affermano gli autori – di un sorprendente effetto favorevole sotto il profilo cardiovascolare che non era stato sino ad oggi evidenziato. Probabilmente questo effetto è da riferire a sostanze contenute nel caffè, solo in parte conosciute, ad azione antiossidante ed il cui effetto nel normale caffè espresso è mascherato dalla concomitante azione della caffeina, sostanza che è dotata di effetti opposti e pertanto sfavorevoli. Avere evidenziato che qualcosa che è normalmente contenuta nel caffè ha favorevoli effetti sulla funzione endoteliale potrebbe contribuire a spiegare alcuni dati controversi della letteratura scientifica secondo cui nel lungo tempo l’assunzione del caffè (caffeinato) si associa ad un minore numero di eventi cardiovascolari e ad una ridotta incidenza di diabete, laddove le valutazioni in acuto o a breve termine hanno generalmente riportato sfavorevoli effetti sia cardiovascolari che metabolici. Una contraddizione che è nota come “effetto paradosso del caffe'”. Nella circostanza, l’Università si e’ avvalsa “del supporto dell’azienda produttrice di caffè Morettino di Palermo.

C.d.G.