Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 88 del 20/11/2008

IL CONGRESSO Anche il maître vuole la sua parte

20 Novembre 2008
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IL CONGRESSO

A Palermo la riconferma di Raffaello Speri al vertice dell’Amira, l’associazione nazionale: sarà al timone per altri 4 anni

Anche il maître
vuole la sua parte

Suggerire, consigliare, informare e “coccolare”. Questo è il compito del maître, ovvero del principe dell’ospitalità. Colui che ha il compito di accogliere chi entra in un ristorante. Che ha il compito di farci conoscere attraverso i sapori a chi viene a visitare le nostre località. Lo storico e giornalista Gaetano Basile riassume il significato e l’importanza di questa figura professionale attraverso un’analogia: «Il cibo è il monumento, il maître è la guida turistica».

Del resto il presidente del senato, Renato Schifani, ha commentato: «Bisogna puntare sul mondo dell’accoglienza in un Paese, quale l’Italia, che ha radicata in sé la tradizione dell’ospitalità».
Un commento fatto in occasione del cinquantatreesimo congresso internazionale dell’Amira, l’associazione maître italiani. Evento per la prima volta tenutosi a Palermo e durante il quale si sono svolte le elezioni per il nuovo presidente nazionale. E’ stato confermato Raffaello Speri che reggerà il timone dunque per altri quattro anni. Così come Carlo Hassan, libico ma da quando aveva otto anni a Palermo, rimane vicepresidente vicario nazionale. «Un lavoro intenso, tante soddisfazioni – commenta Speri – L’obiettivo primario sarà far conoscere ulteriormente il ruolo e l’importanza del maître». Il farfallino d’oro è il simbolo dell’associazione. Capacità, professionalità e competenza sono i requisiti per farne parte. Un mondo aperto anche alle donne. Molte sono le cosiddette “amirine”: «Con il loro fascino e la loro eleganza contribuiscono alla valorizzazione di questo mestiere», commenta Basile, nominato maître onorario. Il congresso internazionale svoltosi la scorsa settimana ha visto la partecipazione delle cinquanta sezioni italiane ma anche quella delle delegazioni estere. Si tratta di alcune migliaia di soci. L’Amira nasce a Milano nel ’55. In Sicilia arriva nel ’68, per scindersi nell’80 per ragioni di vastità di territorio, in sezione Sicilia orientale e sezione Sicilia occidentale. Fiduciario di quest’ultima è Mario Di Cristina: «Sono orgoglioso che quest’anno l’elezione del nuovo presidente si svolga in questa città, dove tanti sono stati gli obiettivi raggiunti. Come quello di avere fornito otto grandi maestri della ristorazione». Ma a Palermo sono anche stati organizzati altri eventi importanti a riguardo. Le manifestazioni regionali “alla lampada” o l’esibizione di trenta maitres alla lampada per la Medial 2005 alla Fiera del Mediterraneo.

Sandra Pizzurro