Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 134 del 08/10/2009

LA SAGRA Tre giorni per il ficodindia

08 Ottobre 2009
fico fico

LA SAGRA

Dal 16 al 18 ottobre a Roccapalumba, in provincia di Palermo, l’evento dedicato al prodotto simbolo del territorio. In programma musica, spettacoli, dibattiti e concorsi

Tre giorni
per il ficodindia

La sagra del ficodindia a Roccapalumba, in provincia di Palermo, arriva alla sua decima edizione. Un evento avviato dunque che fa capire quanto la coltivazione di questo frutto costituisca un’attività importante per il paese.

Non tanto in termini economici, per questo si è ancora a metà del percorso, quanto per le energie spese e la passione che muove gli agricoltori del territorio. A testimoniarlo il fatto che anche il sindaco, Giovanni Giordano, ne è un piccolo produttore. “Si tratta di una scommessa andata a buon fine – commenta -. Era il 1990 quando i primi agricoltori decisero di convertire i loro pescheti in fichidindieti”.
Oggi 400 ettari di terreni a Roccapalumba sono votati all’opuntia ficus indica, questo il nome scientifico della pianta originaria del Messico. Frutto ricco di zuccheri, vitamina A e C, elementi minerali e antiossidanti che, contrariamente ad un pensiero diffuso, richiede una grande cura nella coltivazione. Del resto su quanto il ficodindia sia strettamente legato alla Sicilia si narra che Natale Giaggioli, storico fotoreporter palermitano, constatando la propensione dei grandi quotidiani a pubblicare foto di omicidi solo se sullo sfondo si intravedeva un ficodindia, se ne portava sempre uno di cartapesta tirandolo fuori quando arrivava sulla scena del delitto. Un frutto tipico dunque che i roccapalumbesi hanno deciso di migliorare. Arrivano ad esempio sul mercato despinati. “In tutti questi anni – prosegue il sindaco – il nostro obiettivo è stato quello di raggiungere una qualità eccellente sapendo sfruttare quello che la natura ci ha dato. Prima di tutto l’ottima posizione geografica: siamo a circa 500 metri sopra il livello del mare”. Una posizione che non può che incidere positivamente sul sapore del ficodindia, tanto che Giordano afferma: “Il ficodindia è come il vino”. A fare da traino in questa scommessa è stato Rosolino Bonanno che vanta la più grande azienda agricola del paese. È stato lui a convertire i pescheti tramandati dalla famiglia in fichidindieti. Ed è lui che porta avanti con l’Università di Palermo studi per fare di questo prodotto una vera forza nel mercato. “Alla base vi è tanta passione – racconta Bonanno – che unita all’esperienza pratica e teorica dà i suoi ‘buoni frutti'”. L’appuntamento con la sagra del ficodindia è dal 16 al 18 ottobre. Degustazioni in cui il ficodindia ed i prodotti che ne derivano, dunque marmellata, miele e liquore, vengono abbinati a formaggi o altri prodotti tipici del territorio. E poi musica, spettacoli, dibattiti e concorsi. Un mix che da anni attira buongustai provenienti da tutta la Sicilia. Si parla di ben 42mila visitatori. La manifestazione dunque conferma Roccapalumba come terzo polo siciliano accanto a San Cono e Santa Margherita nella produzione di ficodindia.

Sandra Pizzurro