Ismea e Unione Italiana Vini hanno confermato il calo di produzione di vino a livello nazionale.
La riduzione è stata consistente in Sicilia e in Puglia, come già aveva preannunciato Coldiretti, rispettivamente del 27% e del 25%. In generale, il calo è del 15%. I milioni di ettolitri prodotti saranno 41, nel 2013 erano stati 48,2. I dati sono stati presentati a Castello Banfi a Montalcino.
Ad illustrarli anche il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione, il presidente Unione Italiana Vini Domenico Zonin, insieme a Ezio Castiglione di Ismea. L'Ad di Castello Banfi, Enrico Viglierchio, ha introdotto i lavori. Secondo Castiglione “il dato stimato per il 2014 è di fatto una sintesi tra un'ipotesi minima che porterebbe la vendemmia attuale al di sotto di 40 milioni di ettolitri e un'ipotesi più ottimistica che la vedrebbe a 42,2 milioni di ettolitri. La cautela è sempre d'obbligo quando si parla di stime, considerando tra l'altro l'inclemenza delle condizioni climatiche di quest'annata particolare”.
Al nord la forbice della riduzione vede agli antipodi il -8% del Piemonte e il -17% del Veneto. Mentre in Toscana un aumento del +3%, anche se quello di Umbria e Marche è stato più consistente, rispettivamente del 10 e del 7 per cento. Di “vendemmia difficile, complicata, che ancora in molte zone lascia spazio all'incertezza” ha parlato Zonin, che ha ricordato i “numerosi attacchi di patogeni, soprattutto peronospora e botrite, favoriti da un meteo instabile. Anche se – ha aggiunto – possiamo concordare che la produzione sia stata scarsa a livello quantitativo e con un minor grado zuccherino, non possiamo esprimerci sulla qualità, rimandando ogni valutazione alla verifica in cantina”.