Un altro simbolo del Made in Italy passa in mani straniere. Bialetti, l’iconico produttore della celebre Moka, è stato acquisito dal gruppo lussemburghese Nuo Capital, controllato dal magnate cinese Stephen Cheng. L’operazione prevede l’acquisto del 78,567% delle azioni della società e segna l’uscita di Bialetti dalla Borsa, con un delisting che segue un’impennata del titolo, salito del 61% a 0,45 euro per azione. Fondata nel 1919 da Alfonso Bialetti a Crusinallo, frazione di Omegna (Verbano-Cusio-Ossola), l’azienda ha attraversato oltre un secolo di storia industriale italiana, passando dalla produzione di semilavorati in alluminio alla creazione della Moka Express nel 1933, fino al debutto a Piazza Affari nel 2007.
“Ho acquistato questo meraviglioso marchio più di 30 anni fa. Oggi Bialetti è una realtà internazionale con un grande potenziale”, ha dichiarato Francesco Ranzoni, presidente di Bialetti Industrie. L’operazione, che coinvolge anche il rifinanziamento dell’indebitamento aziendale, è articolata in diverse fasi. Nuo Capital ha raggiunto un accordo per l’acquisto del 59,002% delle azioni da Bialetti Investimenti e Bialetti Holding per 47,3 milioni di euro e del 19,565% da Sculptor Ristretto Investment per 5,7 milioni. Il closing è atteso entro giugno 2025, dopodiché sarà lanciata un’offerta pubblica d’acquisto totalitaria a un prezzo non inferiore a 0,467 euro per azione. L’amministratore delegato Egidio Cozzi sottolinea come oggi Bialetti sia “più solida, con una visione strategica chiara e un marchio riconosciuto a livello globale”.
L’operazione si inserisce nell’ambito della ristrutturazione del debito avviata nel 2021, con un nuovo finanziamento da 75 milioni di euro: 30 milioni in forma junior da illimity Bank e Amco, e 45 milioni di finanziamento senior da Banco Bpm, Bper e Banca Ifis. A questo si aggiunge un apporto in equity di almeno 49,5 milioni da parte di Nuo Octagon, che contribuirà a una significativa riduzione del debito. Tommaso Paoli, Ceo di Nuo Capital, guarda al futuro con ambizione: “L’obiettivo è una nuova fase di crescita per un marchio storico della cultura e della tradizione italiana”.