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Scenari

Nicola Bertinelli è stato confermato per la terza volta presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano

16 Aprile 2025
Il cda del Consorzio del Parmigiano Reggiano Il cda del Consorzio del Parmigiano Reggiano

Nicola Bertinelli è stato riconfermato presidente per il terzo mandato consecutivo del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Classe 1972, guiderà il Consorzio per i prossimi quattro anni e sarà affiancato da Daniele Sfulcini, vicepresidente. Designati anche i membri del Comitato Esecutivo: Luca Cotti e Giuseppe Scarica (Parma), Giorgio Catellani e Giuseppe Alai (Reggio Emilia), Emilio Braghin e Andrea Lori (Modena), Giulio Ghiaroni (Bologna).

Nei prossimi giorni il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Esecutivo si completeranno con la nomina del Presidente della sezione di Mantova da parte del Consiglio della sezione lombarda. Per assicurare da subito la rappresentanza alla produzione di montagna, è stata conferita una specifica delega al progetto Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna ad Andrea Lori, consigliere di Modena.

La filiera del Parmigiano Reggiano è composta da 291 caseifici e più di 2.100 allevatori per un totale di 50.000 persone coinvolte. Nel 2024 sono state prodotte 4,079 milioni di forme pari a oltre 163.000 tonnellate.

“Ringrazio la nostra base e tutti membri del Consiglio per la rinnovata fiducia – ha dichiarato Nicola Bertinelli – Dobbiamo volgere lo sguardo al futuro. È obbligatorio guardare alla dimensione globale e creare nuovi spazi nei mercati internazionali: sarà pertanto necessario guidare le precondizioni affinché ciò si possa avverare. Stiamo attraversando un momento di grande cambiamento, caratterizzato da uno scenario di incertezze legato ai conflitti in essere, da nuovi limiti imposti al libero commercio, ma anche da una nuova sensibilità del consumatore che cerca in ciò che mangia quei valori che il nostro prodotto incarna e che deve fare emergere per diventare sempre più una marca iconica globale: non un semplice formaggio, ma uno stile di vita, un simbolo del saper fare italiano. Uniti saremo in grado di fare fronte alle sfide future”.