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Scenari

Castanea Expo 2025, la rete Slow Food dei castanicoltori porta a Firenze prodotti, tecniche e prospettive

09 Dicembre 2025
Un castagneto © archivio Slow Food Un castagneto © archivio Slow Food

Prima fiera nazionale dedicata al castagno. Produttori e tecnici a confronto sulla gestione dei boschi e sulle filiere

Castanea Expo 2025 porta a Firenze un confronto diretto sullo stato della castanicoltura italiana. Alla Fortezza da Basso, dal 12 al 14 dicembre, la Rete Slow Food dei Castanicoltori partecipa alla prima fiera nazionale interamente dedicata al castagno, ai suoi prodotti e alle prospettive di un settore che oggi torna centrale nelle politiche agricole e ambientali.

L’evento, organizzato da Firenze Fiera con il patrocinio del Parlamento europeo, del Masaf, della Regione Toscana e di numerosi enti locali, riunisce produttori, tecnici e rappresentanti istituzionali per fare il punto su una filiera che interessa quasi il 7,5% dei boschi italiani. La presenza della Rete Slow Food si articola attraverso uno stand nel padiglione Arsenale – Basilica B7, dove le Comunità italiane presentano i loro prodotti e partecipano agli appuntamenti coordinati dall’associazione.

Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia, evidenzia come negli ultimi anni si sia registrata una ripresa della castanicoltura tradizionale. Ricorda il ruolo della Rete nella tutela della biodiversità e nella gestione attiva dei castagneti, sottolineando l’urgenza di intervenire in un comparto che può generare valore economico e sociale per le aree interne del Paese. Varazi richiama inoltre l’attenzione sull’importanza di un bosco in salute, definendolo un presidio culturale e paesaggistico oltre che una risorsa produttiva.

Lo stand Slow Food presenta realtà provenienti da diversi territori, dai castagneti del Monregalese e dell’Appennino Tosco-Romagnolo fino ai monti del Reventino. Le aziende portano farine, pani, biscotti, creme e altri trasformati per mostrare la varietà delle produzioni e il potenziale economico di queste aree montane. Il programma prevede workshop, dimostrazioni e momenti di confronto su tecniche di innesto, gestione dei boschi, nuove tecnologie e applicazioni gastronomiche della farina di castagne. Le degustazioni guidano il pubblico tra varietà locali, differenze aromatiche e metodi di lavorazione.

Due gli appuntamenti principali ospitati dallo stand Masaf: il Laboratorio del gusto del venerdì, dedicato alla merenda secondo la Rete Slow Food dei Castanicoltori, e il talk della domenica, durante il quale viene presentato il documento sulla farina e le linee di lavoro per il 2026.

La partecipazione della Rete si lega anche al progetto filmico La Custode, la mappa dei castagneti italiani realizzata da Small Boss Production in collaborazione con Slow Food e finanziata dall’Unione Europea – Next Generation EU. Il progetto raccoglie testimonianze dei castanicoltori e offre una panoramica sul loro impegno nella gestione dei boschi e nella salvaguardia delle varietà locali.