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Scenari

Chianti Classico Collection 2024, i nostri migliori assaggi/2

22 Febbraio 2024
Immagini dalla Leopolda per la Chianti Classico Collection 2024 Immagini dalla Leopolda per la Chianti Classico Collection 2024

Gli assaggi delle tipologie Riserva e Gran Selezione completano la panoramica sul Chianti Classico alla Collection 2024, ampliando le nostre conoscenze sul valore dell’annata 2020 (lo scorso anno avevamo degustato alcuni campioni) e fornendoci una visione più profonda della 2021. Inoltre, riteniamo fondamentale capire come i produttori interpretano anno dopo anno il territorio attraverso i loro vini più importanti che dovrebbero essere anche quelli che li rappresentano al meglio. A macchia di leopardo la Riserva 2021 sembra offrire ottimi spunti di longevità dei vini attraverso sorsi austeri, solidi e riccamente compatti, con profumi identitari e chiari. Ancora una volta svetta un gruppo di aziende che ormai da diversi anni propone costantemente prodotti convincenti in grado di raccontare bene territorio e annata, mostrando una qualità che mantiene alta la bandiera del Chianti Classico. Vincono i soli noti ? No. Vince chi sembra aver avuto una maggiore sensibilità nei tempi di estrazione e nell’utilizzo ponderato del legno. Valesse per tutti si potrebbe pensare a una riserva da annali. Purtroppo non è stato così e tra i 42 campioni in degustazione si sono registrate differenze sostanziali tra i vini più performanti e gli altri.

Va meglio la Riserva 2020, espressiva e completa nella maggior parte degli assaggi da cui emerge chiaramente la palpabilità delle diverse zone delle Uga a dimostrazione che bisogna saper attendere un po’ per capire i vini. E’ la conferma, se ancora qualcuno ne avesse bisogno, della grandezza di questa annata. Di pari passo la Gran Selezione 2020 con tanti ottimi vini. Di contro, i Chianti Classico Docg Gran Selezione 2021 non sono sembrati particolarmente incisivi, anche se scriviamo questo con riserva poiché i campioni in degustazione erano appena 14. La sensazione è che l’alcolicità sia ancora la protagonista principale, lasciando poca vista al resto. Nel complesso, comunque, i Gran Selezione, che nella scorsa edizione sembravano un passo indietro rispetto alle Riserve, quest’anno sono sicuramente più in linea con le aspettative che abbiamo da vini nati per occupare il vertice della piramide qualitativa. Anche qui ribadiamo il valore del territorio di Radda: non sarà un caso se su 18 vini tra Riserva e Gran Selezione scelti da noi come migliori assaggi 8 provengono proprio da questa Uga. (Ha collaborato Titti Casiello)

GLI ASSAGGI DI CHIANTI CLASSICO DOCG RISERVA 2021 E 2020

Di seguito i vini che ci sono piaciuti di più con la loro breve descrizione.

Note a margine: l’ordine di degustazione segue il criterio alfabetico delle Uga in cui si trova l’azienda (indicate in coda al nome), mentre l’asterisco indica un assaggio da campione da botte.

CHIANTI CLASSICO DOCG RISERVA 2021

Castagnoli – Terrazze (100% Sangiovese) – Castellina
Offre una profonda pulizia e nitidezza di profumi di fiori rossi che appaiono molto freschi, un po’ come le piante bagnate dalla rugiada, aprendosi poi a nuance vegetali. In bocca è netto, delineato, con una struttura di grande equilibrio. Robusti i tannini. Interessante il potenziale evolutivo, non deluderà chi saprà aspettarlo.

Castello di Meleto (95% Sangiovese, 5% Merlot) – Gaiole
Ha un naso intenso con sentori di cola e rabarbaro che contornano la parte fruttata, dove è protagonista la ciliegia. Una bella sferzata di acidità su un tannino pieno, ma non pungente, anima l’assaggio, completato dalla frutta rossa che torna al retronaso. E’ la personalità più che l’equilibrio gustativo a contraddistinguerlo.

Maurizio Alongi – Vigna Barbischio (94% Sangiovese, 4% Malvasia Nera, 2% Canaiolo) – Gaiole
Presenta buona complessità all’olfatto con profumi di piccoli frutti come ribes, lampone e mora che si uniscono a sentori di agrifoglio, una tenue nota vegetale e un tocco balsamico. Al palato è evidente una materia ariosa e leggiadra che rimanda immediatamente al frutto, per poi assestarsi su un tannino compatto e levigato. Lungo e minerale il finale.

Castello Vicchiomaggio – Agostino Petri (90% Sangiovese, 10% Cabernet Sauvignon) – Greve
Riservato, leggermente cupo, presenta toni scuri e boschivi. Bocca dal tannino un po’ ostico, ma con grande perentorietà nel sorso, dotato di ottima materia e nerbo. Un’austerità che lascia presagire un bella evoluzione nel tempo.

Caparsa – Doccio a Matteo* (97% Sangiovese, 3% Colorino) – Radda
Odori di frutta scura matura, liquirizia, infusione di rooibos e sfumature floreali precedono un sorso fresco e persistente con un frutto ben presente che ne caratterizza molto il gusto, rendendolo particolarmente godibile e con tannini fitti e vellutati.

Castello di Volpaia (100% Sangiovese) – Radda
Mostra un bel temperamento olfattivo, giocato tra affumicature e peonie, ravvivate da sentori di arancia rossa. Al palato ricchezza e dinamicità acida dialogano perfettamente in un lungo andirivieni di polpa e slancio che trova solidità nei tannini fitti e levigati.

L’Erta di Radda* (100% Sangiovese) – Radda
Richiami mentolati e sentori di erbe officinali sono i tratti distintivi di un naso ampio che vira decisamente verso note alpine. Bocca di dilagante freschezza e spiccata sapidità, ma anche compattezza, qualità tannica esemplare e lunga persistenza. E’ materia, ordine e soprattutto energia. Andrà lontano negli anni. Davvero notevole. Standing ovation

Cigliano di Sopra – Vigneto Branca (95% Sangiovese, 5% Canaiolo) – San Casciano
Colpisce subito per il suo accattivante e particolareggiato bouquet di peonia, viola, incenso e un sottofondo di sottili note di frutta rossa che esprime la sua parte dolce. Poi il sorso, in perfetta coerenza aromatica, si mostra fresco, agile e molto preciso, distendendosi con regolarità fino alla lunga chiusura.

CHIANTI CLASSICO DOCG RISERVA 2020

Castello di Cacchiano (95% Sangiovese, 3% Colorino, 2% Malvasia Nera) – Gaiole
Si articola su sottigliezze olfattive mediterranee: non c’è nessuna preponderanza né del frutto né del fiore, ma un bouquet variegato nel quale tutto sembra al suo posto. Sorso fine, armonico nella tessitura e saporito, con un tannino ben presente e una persistenza lunghissima.

Lamole di Lamole – Lareale (100% Sangiovese) – Lamole
Piccoli frutti rossi maturi dominano un quadro olfattivo che, se da un lato appare semplice, dall’altro mostra ottima definizione e apertura dei profumi. Al palato il gioco tra acidità e tannini vede questi ultimi al momento prevalere leggermente, mentre la ciliegia torna preponderante al retronaso, delineando un gusto preciso.

Arillo in Terrabianca – Poggio Croce (100% Sangiovese) – Radda
E’ pulito e elegante con fiori appassiti, mallo di noce, frutta rossa e una punta mentolata. Segue un sorso preciso, netto, teso, ricco di frutto e di sapidità. Chiude lungo tra delicate morbidezze. Bevibilità e soddisfazione gustativa.

Istine – Levigne (100% Sangiovese) – Radda
Cristallino nel frutto, poi minerale con sentori ferrosi, ematici, ma anche balsamico. E’ questo il profilo che caratterizza un naso fatto di sottigliezze, tra cuspidi e sfumature in un gioco di chiaroscuri. E’ energico, saporito, fine nei tannini e lunghissimo. Vibra, appassiona ed evolverà per anni. In una parola: mirabile. Standing ovation

Val delle Corti (100% Sangiovese) – Radda
Ha un naso nitido con frutta rossa matura, affiancata da note boschive, una leggera affumicatura e un tocco di aghi di pino. Il sorso si articola tra un ingresso snello e aggraziato, una discreta morbidezza, tannini incisivi e un finale che si mostra quasi irriverente grazie a quella punta salata che non accenna ad andare via.

Castello di Monsanto (90% Sangiovese, 5% Canaiolo, 5% Colorino) – San Donato in Poggio
Composto e signorile, si esprime con eleganti profumi di rosa rossa e viola, affiancati dalla frutta rossa che si pone leggermente in secondo piano insieme a sottili note mediterranee. In bocca entra morbido, rivelando subito un frutto intenso e distendendosi in una progressione che conduce ad un finale reso brioso da una punta di sale.

GLI ASSAGGI DI CHIANTI CLASSICO DOCG GRAN SELEZIONE 2021 E 2020

CHIANTI CLASSICO DOCG GRAN SELEZIONE 2021

Istine – Vigna Casanova dell’Aia (100% Sangiovese) – Radda
Pacato, ma al contempo profondo, esprime leggerezza attraverso profumi di frutta con la ciliegia in evidenza, rosa e un piacevole rimando a una mela rossa. La bocca gioca tutto sul frutto, reso ancor più penetrante da una nota di fragola al retronaso, mentre la beva si regge sulla dinamicità di un buon equilibrio acido-sapido e sulla garbata morbidezza avvertita in chiusura.

CHIANTI CLASSICO DOCG GRAN SELEZIONE 2020

Tenuta di Bibbiano – Vigne di Montornello (100% Sangiovese) – Castellina
E’ intenso all’olfatto con un frutto rosso impattante seguito da sentori di fiori appassiti. L’assaggio svela un carattere equilibrato che vede lo slancio dato dall’acidità da un lato e una moderata, rotonda matericità dall’altro. Lungo e fresco il finale.

Castello di Ama – San Lorenzo (80% Sangiovese, 13% Merlot, 7% Malvasia Nera) – Gaiole
Ammalia il naso che combina perfettamente eleganza e intensità tra mora e viola su un frutto che non vuole mai prevalere e si contorna di sottili cenni di sottobosco dai quali emerge una netta nota di agrifoglio. Il gusto è spostato sulle morbidezze in un palato che diventa carezzevole senza essere scontato, né perdere slancio. Esemplare la qualità dei tannini. Grande. Standing ovation

Castello di Albola – Il Solatio (100% Sangiovese) – Radda
Presenta un bouquet dai toni prevalentemente scuri nel quale distinguiamo la viola, frutti come amarena e mora, poi sentori di mirto e tè rosso. E’ fresco, avvolgente, ben strutturato, persistente e leggermente sapido nel finale, con il retronaso che assume una carattere speziato.