La collina toscana che ospita la tenuta Le Capezzine della Cantina Avignonesi è stata, per un giorno, il baricentro del vino italiano. Qui, tra le vigne del Nobile, si è riunito il Consiglio nazionale di Unione Italiana Vini (Uiv), che ha accolto con favore la decisione del Governo di incrementare i fondi destinati alla promozione e all’internazionalizzazione delle imprese.
Nel disegno di legge di Bilancio 2026-2028, il Consiglio dei Ministri ha previsto 100 milioni di euro aggiuntivi all’anno: una misura che, se confermata da Camera e Senato, porterà il fondo complessivo a 250 milioni l’anno per le attività coordinate dal Maeci e dall’Agenzia Ice. Una notizia che rappresenta un segnale atteso dal comparto, in un momento di forte instabilità sui mercati internazionali.
«Con una quota pari al 24% dell’export, il nostro settore registra un’esposizione record sul mercato statunitense, la più alta tra i principali beni esportati negli Usa», ha dichiarato il presidente di Uiv, Lamberto Frescobaldi. «È auspicabile che questa peculiarità venga riconosciuta nell’allocazione delle risorse, così da sostenere in modo mirato il vino italiano nei mercati chiave».
Le difficoltà non mancano: i dazi statunitensi e la contrazione della domanda globale stanno pesando sulle esportazioni. Secondo i dati dell’Osservatorio del vino Uiv, le vendite negli Stati Uniti nei mesi di luglio e agosto hanno segnato un -28% rispetto al 2024, portando a -3% il tendenziale dei primi otto mesi dell’anno verso i Paesi extra-Ue.
A chiudere la giornata, un passaggio di testimone ai vertici dell’associazione. Il Consiglio Uiv ha eletto Filippo Polegato, amministratore delegato di Astoria Vini, e Marzia Varvaglione, business developer di Varvaglione Vigne & Vini, nuovi vicepresidenti della Confederazione.
Varvaglione, già presidente del Ceev (Comité Européen des Entreprises Vin) e di Agivi, rappresenta una delle voci più attive della nuova generazione del vino italiano.
Uiv ha ringraziato i vicepresidenti uscenti Chiara Lungarotti (Cantine Lungarotti) e Sandro Sartor (Ruffino Group) per il contributo dato durante gli anni di mandato, segnando così il passaggio verso una leadership che unisce esperienza e nuove energie.
Le riflessioni del Consiglio sono state anticipate dal convegno “Dialogo, dati e visione strategica nel cuore del Nobile di Montepulciano”, organizzato alla Fortezza di Montepulciano con il Consorzio del Vino Nobile. Un appuntamento che ha messo al centro il ruolo dei territori, dei consorzi e delle imprese nel ridisegnare la strategia del vino italiano in un contesto globale in rapido mutamento.