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Scenari

Francesco Arena e Luca Miuccio, da Messina un panettone extravergine

11 Dicembre 2025
Da destra, Francesco Arena e Luca Miuccio Da destra, Francesco Arena e Luca Miuccio

Una lavorazione lenta e un extravergine dal profilo deciso. La produzione prevede solo 250 pezzi

Arancia candita e olio nuovo per speciale idea di Natale. È la strada scelta da Francesco Arena e Luca Miuccio, messinesi entrambi e Ambasciatori del Gusto, che firmano EVOluto: un panettone a lievitazione naturale che rinuncia al burro per abbracciare l’olio extravergine d’oliva dell’isola. Un gesto semplice e insieme radicale, perché sposta l’asse del grande lievitato verso la leggerezza della Dieta Mediterranea senza smarrirne la dolce opulenza.

L’olio arriva dai Frantoi Berretta di Mirabella Imbaccari, realtà giovane ma con radici antiche. Dopo numerosi test, Arena e Miuccio hanno scelto il Maccarisi, un extravergine dall’impronta decisa, con note di pomodoro verde, rosmarino e un’ombra amara che richiama i paesaggi arsi dal sole dell’entroterra catanese. Un olio che evoca suoli sassosi, ulivi esposti al difficile clima dell’Isola e di una comunità che lavora alacremente per risultati d’eccezione.

Con questo extravergine, l’impasto risulta arioso, morbido e digeribile. Ma il vero carattere del panettone emerge quando entrano in scena gli ingredienti che celebrano la Sicilia. L’arancia candita di “Don il candito siciliano” porta una viva freschezza, mentre i capperi canditi di Virgona, arrivati da Salina, aggiungono la sorpresa, una nota sapida trasformata in dolcezza che rimanda al Panettone Salina, una delle creazioni più note del mastro fornaio messinese.

Ma EVOluto nasce anche da un rapporto umano. La lunga amicizia fra Arena e Miuccio, executive chef del Grand Hotel San Pietro di Taormina, si intreccia con la voglia di costruire un lievitato che avesse il passo del loro territorio. Una sera d’estate, sulla terrazza affacciata sulla baia, l’idea ha trovato forma. Da lì, un lavoro lento e misurato nel panificio di Arena a Messina: impasti che crescono seguendo i ritmi naturali, ingredienti scelti uno per uno, prove e riprove prima di arrivare al risultato voluto.

L’edizione è limitata a 250 pezzi. Un numero contenuto, che rispecchia la natura artigianale del progetto. Gli appassionati potranno trovarlo nel panificio di via Tommaso Cannizzaro a Messina e nei punti vendita di Taurmè, ahinoi, in una esigua manciata di confezioni.