In occasione di Vinitaly, il Consorzio di Tutela della Doc Prosecco ha accolto i propri partner dell’Università di Padova e del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) per annunciare le attività in via di sviluppo sull’ampio tema della genetica. Infatti sono ben due le iniziative che si stanno spingendo verso le frontiere di tale materia, con l’obiettivo di garantire una viticoltura sempre più sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici. La prima, con il progetto Gleres (investimento di 160.000 €), mira ad ottenere, mediante incrocio, una nuova varietà che possa conservare le caratteristiche delle varietà parentali, ovvero il profilo sensoriale della Glera e gli elementi di resistenza dell’altro vitigno. Le produzioni della prima varietà “figlia” della Glera, registrata con il nome Glaurum, sono state degustate oggi presso lo stand.
La seconda iniziativa, con il progetto Glera 2.0 (investimento di 270.000 € per il 2025), mira ad indagare l’applicazione delle Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea) direttamente sulla varietà Glera, con l’obiettivo di migliorarne la resistenza senza alterarne l’identità genetica e, quindi, le peculiarità qualitative caratterizzanti. “Queste ricerche rappresentano un’importante opportunità per il nostro settore – dichiara Giancarlo Guidolin, Presidente del Consorzio di tutela della Doc Prosecco – L’adozione di tecniche avanzate di miglioramento genetico ci potrebbe consentire di affrontare le sfide future della viticoltura senza compromettere la tradizione e la qualità che caratterizzano il nostro prodotto. Il nostro impegno è quello di garantire una produzione vinicola sostenibile, sul piano ambientale e sociale, assicurando il grado di eccellenza riconosciuto dai consumatori di tutto il mondo.”
Alessandro Vannozzi, Professore presso l’Università di Padova e Riccardo Velasco, Direttore del Crea, commentano: “Questa collaborazione tra il Consorzio, il Cirve dell’Università di Padova e il Crea è fondamentale per il progresso della viticoltura nel territorio della Doc Prosecco. L’attenzione del Consorzio verso il miglioramento genetico, sia convenzionale che attraverso tecnologie di evoluzione assistita (Tea), evidenzia una chiara volontà di rispondere alle sfide del settore puntando sulla ricerca e sull’innovazione. L’obiettivo principale del progetto Glera 2.0 è gettare le basi per l’applicazione delle Tea alla varietà Glera, fortemente identitaria per il territorio. Sfruttare le potenzialità offerte da queste nuove tecnologie rappresenta un passo cruciale per il miglioramento di questa varietà, non solo in termini di resistenza, ma anche per il mantenimento delle sue caratteristiche qualitative minacciate dal cambiamento climatico”.