(Santo Versace, Rosalba Forciniti e Mario Oliverio)
di Michele Pizzillo, Milano
Due cosentini, un crotonese, un catanzarese, una vibonese e un reggino sono i nuovi ambasciatori per la Calabria 2017 “nominati” ieri a Milano, presso la sede della Stampa Estera, dal presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.
Si tratta di Eugenio Gaudio, Magnifico Rettore dell’Università La Sapienza di Roma e la campionessa olimpionica Rosalba Forciniti, entrambi nati a Cosenza. Michele Aracri originario di Crotone, amministratore delegato del colosso veneto degli occhiali De Rigo. Il regista Gianni Amelio, che è nato a San Pietro Magisano, in provincia di Catanzaro. Marcella Panucci, di Vibo Valenzia, la prima donna ad essere nominata direttore generale della Confindustria. E, basta il nome, Santo Versace, di Reggio Calabria.
(Michele Aracri)
Sono i figli della Calabria che, in alcuni casi, si sono fatti strada fuori della regione, ma hanno mantenuto un rapporto forte e continuo con la loro terra tanto, ha sottolineato il presidente Oliverio “che ognuno di loro è un testimonial spontaneo positivo e un acceleratore delle potenzialità che la Calabria può esprimere”. Questo, d’altronde, è il criterio che ha ispirato le scelte della Regione Calabria che ha “arruolato” personaggi di chiara fama internazionale per aiutare una delle più belle ma anche meno conosciute terre del nostro Paese a comunicare il meglio, è stato evidenziato nel corso dell’incontro moderato da Klaus Davi prima della “nomina” dei nuovi ambasciatori. “Il progetto che presentiamo oggi (ieri per chi legge, ndr) è solo l’inizio di un percorso di newtworking finalizzato a promuovere eccellenze e territorio della nostra regione attraverso persone di indiscussa qualità che generosamente hanno accettato di aiutare la loro terra di origini”, ha spiegato Oliverio e il rettore Gaudio ha ritenuto la telefonata con cui lo invitavano a venire a Milano per la nomina, come “una chiamata alle armi e, quindi, non si può disertare”, tant’è che ha lasciato un importante convegno in corso a Taormina. La cerimonia milanese, comunque, ha riservato non poche sorprese come l’invito di Aracri, uno nato in una famiglia povera e, quindi, è proprio il classico “uomo che si è fatto da solo”, che ha chiesto a tutti di allungare la mano per aiutare i disperati che arrivano da noi per scappare dalla miseria e dalle guerre. Mentre Versace ha fatto riferimento alle cattive condizioni in cui sono tenute le stazioni di servizio presenti in autostrada che, invece, dovrebbero essere il primo biglietto da visita per chi arriva nelle nostra regione. E la signora Panucci ha ribaltato uno stereotipo calabrese, parlando della forza delle donne della sua terra, vedendole capaci di anticipare quello che sarebbe stato il femminismo dei nostri giorni.
(Un momento della premiazione)
A questo punto, il presidente della regione ha detto che dobbiamo “realizzare almeno due appuntamenti all’anno in modo da costruire un vero e proprio percorso che illumini il più possibile quanto di positivo e di prestigioso viene realizzato in Calabria. Un modo anche per rompere con luoghi comuni che troppo spesso vengono associati alla nostra terra”. Ogni ambasciatore, poi, si è fatto carico di “adottare” un progetto eccellente col compito di accompagnarlo in un percorso di valorizzazione ulteriore dei propri contenuti in contesti nazionali ed esteri. Così, al regista Gianni Amelio è toccato la casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro, considerata all’avanguardia in tutto il paese nel processo di recupero dei detenuti. Versace, invece, aiuterà la struttura Hospice Via delle Stelle di Reggio Calabria. Marcella Panucci, invece sarà testimonial di un’eccellenza tecnologica come il Laboratorio Technest. Il manager Aracri sarà sponsor del Comune di Riace ritenuto all’avanguardia per le sue politiche dell’accoglienza. La judoka Forciniti sarà la madrina dell’Associazione sportiva Nemo di Cosenza. E il rettore Gaudio veicolerà la mission culturale del Polo bibliotecario Vibonese, punto di riferimento di tutte le biblioteche della Calabria.