Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Golosaria diventa maggiorenne: via alla nuova edizione milanese tra cibo, vino, mixology e street food

02 Novembre 2023
Paolo Massobrio e Marco Gatti Paolo Massobrio e Marco Gatti

Tre giorni all’insegna del fare, del saper fare e del tema “La tradizione è innovazione” che dal 4 al 6 novembre irromperanno nei padiglioni di Allianz MiCo-Fieramilanocity, con Golosaria che diventa maggiorenne festeggiando l’edizione numero 18 e, contestualmente, anche la 25esima edizione de IlGolosario, la guida di mille pagine che raccoglie produttori, negozi e cantine di tutta Italia che costituiscono il cuore della rassegna che si svilupperà su 4 aree. La prima quella del food, probabilmente la più affollata, perché è una sorta di casa dei territori italiani – gli espositori provengono da ogni angolo del Paese – che hanno scelto questa tre giorni per mettersi in mostra. La seconda area è quella del vino (120 cantine) con la partecipazione dei produttori che hanno ottenuto il riconoscimento del Top Hundred che quest’anno si sdoppia: 100 cantine nuove e 100 cantine storiche con un nuovo vino premiato rispetto a quello delle 21 edizioni precedenti. Clamorose le adesioni di piccole cantine che porteranno alla ribalta il frutto di vitigni rari (Ribona, Prunent, Vissanello, Procanico), ma anche cantine storiche come Braida, Masciarelli, Marisa Cuomo accanto alla presenza del Garda Doc, wine official della rassegna, della Rete Valpantena, del Consorzio del Buttafuoco Storico, Consorzio Vini Mantovani e Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato. La terza area sarà quella della mixology – Mixo -, che dopo il successo dello scorso anno è stata rinnovata e ampliata. Curata dai bartender di Milano Bartender Community, rappresenterà una grande piazza, uno spazio contemporaneo con l’area lounge al centro su cui si affacciano gli stand dei brand italiani protagonisti nel mondo e le realtà artigianali. Ci sarà anche un’area Mixo Events dove approfondire le tendenze che caratterizzano il settore con 13 incontri tematici su gin, amari, vermouth e whisky italiani. Infine, la Cucina di strada, con 12 espressioni che racconteranno la cucina italiana partendo proprio dalla filiera agricola: l’ennesima conferma di come l’innovazione debba per forza discendere da una tradizione.

D’altronde il mantra di Golosaria 2023 è relazione e sostenibilità che sul tema “La tradizione è innovazione”, che sabato pomeriggio, in occasione del talk show di apertura, porterà sul palco i Campioni del Golosario: si tratta di quei cento “storici” che hanno dimostrato, declinandolo, il concetto di Innovazione frutto della Tradizione. Per Comunica che è la società organizzatrice, Golosaria è anche l’occasione per esemplificare la propria appartenenza alle Società Benefit, avendo provocato fenomeni virtuosi di aggregazione sui territori. Debutta infatti Rete Valpantena, dopo le prime prove a Golosaria degli ultimi due anni, che aggrega produttori di vino e anche di food, mentre da Biella arriva il progetto Biss, anch’essa realtà aggregativa di produttori. Ma la sostenibilità viaggia come un mantra anche attraverso la promozione, fra i ristoranti della guida IlGolosario, del Rimpiattino (lo strumento per portare a casa gli avanzi) e la partnership con Comieco con la premiazione del packaging sostenibile. Rubettino, da parte sua, presenterà i suoi allestimenti in cartone, mentre dalla Calabria, regione ospite d’onore, arriva la bicicletta di legno di castagno. E così la Sicilia che ospita nel proprio spazio realtà virtuose legate alla produzione ortofrutticola e brassicola locale. La Regione Lombardia, invece, offrirà una importante vetrina su tematiche di stretta attualità come quelle dei giovani in agricoltura, dell’agricoltura multifunzionale e di quella urbana e suburbana.

Infine, insieme all’Università Cattolica del Sacro Cuore, si affronteranno anche temi di grande attualità, come l’alimentazione degli under 75 secondo il principio di Tradizione e Innovazione, declinato nel progetto Aura e altre iniziative rivolte alla sostenibilità. E l’ideatore di Golosaria, il giornalista Paolo Massobrio – come sempre affiancato da Marco Gatti -, sottolinea che “il detto secondo cui la tradizione è un’innovazione ben riuscita nasconde una verità storica. La tradizione infatti non è mai qualcosa di fermo o di museale, ma piuttosto un fattore in continuo movimento che trae dal passato ciò che è ancora attuale oggi. Per questo il tema di Golosaria 2023 “La tradizione è innovazione”, che può essere ribaltato invertendo i fattori, dice che i produttori che hanno custodito la nostra grande biodiversità sono innovatori perché sanno rendere contemporaneo un consumo, sempre più consapevole. Nulla si inventa, tutto si ricrea, che è un altro modo per dire la medesima cosa: la terra è il laboratorio dove tutto questo avviene. Ecco perché merita d’essere rispettata”.

Il sistema Golosaria&Golosaria permetterà un intenso lavoro di comunicazione: dai libri (c’è anche IlGolosario Wine Tour, 550 pagine dedicate all’enoturismo), al portale IlGolosario.it, con tutti gli approfondimenti sugli espositori, il programma degli eventi. Quindi le Masterclass del vino (sono 12 quelle in programma nella 3 giorni) e i cooking show (ben 18 appuntamenti nell’area dedicata). Ma, anche, la premiazione di Tespi Mediagroup dedicata al Luxury Food&Beverage Awards. Francesca Settimi e Lucia Ravera racconteranno il libro Io, Guenda e il gene matto (Comunica Edizioni) e le tappe vissute nell’anno; e naturalmente il Club di Papillon, che è l’associazione che ha ispirato questa attenzione al mondo del gusto nel segno della colleganza.